Haiti: la Fao annuncia risultati migliori del previsto per il settore alimentare
Nonostante la produzione di viveri “rimanga considerevolmente inferiore ai livelli
precedenti al sisma del gennaio 2010”, ad Haiti si registra una lenta ripresa del
settore alimentare. Lo constata un rapporto, di cui dà notizia l'agenzia Sir, della
missione congiunta Fao/Pam. Secondo il documento, la raccolta di fagioli è scesa del
17% rispetto al 2009, il mais dell’8% e il sorgo del 4%. I due organismi delle Nazioni
Unite stimano che i bisogni totali di viveri per il periodo giugno/luglio 2010/2011
sarebbero di 711.000 tonnellate di cereali, di cui 525.000 importati. “Bisogna quindi
colmare la mancanza di 186.000 tonnellate”, rileva il rapporto. Tuttavia, “il livello
di produzione di viveri sarebbe potuto essere più basso – sottolinea Mario Zappacosta,
economista della Fao -. Ma la fornitura in tempo reale di aiuti alimentari e attrezzi
agricoli, come pure le condizioni meteo favorevoli, hanno permesso di iniziare a rimettere
in piedi l’agricoltura”. Myrta Kaulard, direttrice del Pam ad Haiti, sottolinea che
“è molto incoraggiante constatare che, nonostante le difficoltà, il settore alimentare
ha ottenuto buoni risultati. Resta ancora molto da fare per migliorare la sicurezza
alimentare ad Haiti. Questi buoni risultati confermano che siamo sulla buona strada
per dare agli haitiani un migliore accesso ad alimenti nutritivi e accessibili”. (M.G.)