2010-09-23 15:58:00

Grecia: prosegue lo sciopero dei camionisti contro la liberalizzazione dei trasporti


Riprende in Francia lo stato d’agitazione contro la riforma della previdenza sociale, che prevede l’innalzamento dell’età pensionabile da 60 a 62 anni. Oggi, nuovo sciopero di 24 ore a Parigi ed in altre città contro l’impopolare iniziativa del presidente Sarkozy. Anche in Grecia proseguono le manifestazioni dei camionisti contro la liberalizzazione, voluta dal governo Papandreou, del trasporto su gomma. Contemporaneamente, l’esecutivo di Atene ha diffuso notizie positive sulla soluzione della crisi finanziaria che ha colpito nei mesi scorsi il Paese. Giancarlo La Vella ne ha parlato con l’economista, Francesco Carlà, presidente del Financial World:RealAudioMP3

R. – La Grecia sta diventando il laboratorio dell’Unione Europea per tutti questi temi sociali relativi alle questioni finanziarie, economiche. Dalla Grecia vengono sia notizie positive che negative. Questo braccio di ferro per via dello sciopero dei camionisti, dopo la legge per la liberalizzazione del trasporto, è un tema molto importante ed è anche molto importante come finirà, nel senso che se il braccio di ferro lo vince il governo vuol dire che c’è spazio per le liberalizzazioni in Grecia e magari questo si potrebbe estendere anche ad altri Paesi.

D. – Questa situazione quanto sta influendo poi sulla realtà sociale greca?

R. - Da un punto di vista sociale ci sono problemi, perché ci sono state delle riduzioni sugli stipendi, dei cambi nel regime delle pensioni e, chiaramente, le famiglie non ne stanno beneficiando. I problemi più grandi sono sul fronte dei consumi, piuttosto in calo. Per quanto riguarda gli esercizi commerciali nelle vie principali di Atene, un negozio su tre risulta chiuso, non affittato. Insomma, c’è qualche problema.

D. – In quanto tempo può essere ribaltata questa situazione, sulla base del percorso virtuoso iniziato dal governo?

R. – Se il rischio del default - cioè che la Grecia non sia in grado via via di far fronte alle scadenze del suo indebitamento - è tramontato, i tempi per il ribaltamento possono essere anche nell’ordine dei 12 mesi, 24 mesi. Se, invece, ritornano la speculazione, l’aggressione dei mercati ai bond greci, perché di nuovo la credibilità del Paese viene messa in dubbio, allora i tempi possono diventare più lunghi e diventano anche abbastanza imprevedibili.

D. – La creazione da parte dell’Unione Europea di tre Authority per il controllo delle attività bancarie finanziarie e assicurative che effetto avrà sulla situazione greca e su tutto il novero dei 27?

R. - Bisogna vederlo sul campo, perché di Authority è abbastanza pieno il sistema e anche in passato Authority di vario genere non è che mancassero: è mancata poi l’efficacia di questi sistemi, di questi controlli.


Intanto, per scongiurare nuove crisi finanziarie e garantire maggior tutela ai consumatori, ieri a Strasburgo l’europarlamento ha approvato un nuovo accordo che istituisce quattro nuove Authority. Le nuove istituzioni, operative da gennaio 2011, vigileranno sulle banche (Eba), sui mercati finanziari (Esma), su assicurazioni e pensioni (Eiopa). Sarà inoltre inaugurato il Comitato europeo per il rischio sistemico (Cers), affidato al presidente della Bce, Trichet.








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