2010-09-23 14:29:53

Brasile: il sostegno dei vescovi alla campagna contro la corruzione elettorale


I vescovi del Brasile hanno aderito al manifesto in favore dell'applicazione immediata della cosiddetta legge “ficha limpa” (scheda pulita), promosso e sottoscritto da 46 enti che compongono il comitato nazionale del movimento contro la corruzione elettorale (Mcce). In rappresentanza della Conferenza episcopale brasiliana (Cnbb), mons. Luiz Soares Vieira, vice presidente della Cnbb e arcivescovo di Manaus, ha detto che si tratta di “un atto doveroso” per la società brasiliana che sta “camminando verso un più luminoso futuro di giustizia, di legalità e di pace”. La sottoscrizione del manifesto è avvenuta proprio alla vigilia del pronunciamento del supremo tribunale federale sulla validità costituzionale o meno della proposta complementare di legge, la 135, contro i brogli elettorali e la corruzione. “La Cnbb — ha ricordato il presule citato dall'Ossevatore Romano — si è impegnata con grande forza in questo cammino di responsabilizzazione, ottenendo ben quattro milioni di firme attraverso Internet. Un lavoro intenso, capillare premiato con una corale presa di coscienza democratica. Adesso spetta al nostro massimo organo giuridico di dare la risposta che la società chiede e vuole che sia, cioè l'attuazione immediata della legge sulla scheda pulita”. Il presule ha concluso il suo intervento dicendosi sicuro che “tutti insieme usciremo vincitori in questa lotta in favore della giustizia e dell'equità, un servizio reso alla società, alla cultura e alla storia del generoso popolo brasiliano”. Durante la presentazione e il lancio del manifesto, il presidente nazionale dell'Ordine degli avvocati del Brasile, Ophir Cavalcante, ha evidenziato che è necessario stroncare questa catena di corruzione con l'applicazione immediata della legge “ficha limpa”. Cavalcante si è detto anche sicuro che “il Supremo tribunale federale, che sta decidendo sulla costituzionalità della legge e sulla sua validità per le prossime elezioni farà un grande passo per rendere questo Paese sempre più repubblicano”. Cavalcante ha poi spiegato che la legge non persegue una punizione per i candidati, ma intende valutarne preventivamente le condizioni di eleggibilità. “Lo scopo primario di questa normativa è infatti purificare la politica nel Paese”, aggiunge il presidente dell’Ordine affermando che la legge “ficha limpa” è una conquista della democrazia in Brasile ed è sicuramente integrata nelle nostre istituzioni politiche. Dopo il lancio del manifesto, il vicepresidente della Cnbb e i rappresentanti del comitato nazionale del movimento contro la corruzione elettorale si sono recati presso la sede del Supremo tribunale federale per consegnare una copia del documento. (M.G.)







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