Brasile: il sostegno dei vescovi alla campagna contro la corruzione elettorale
I vescovi del Brasile hanno aderito al manifesto in favore dell'applicazione immediata
della cosiddetta legge “ficha limpa” (scheda pulita), promosso e sottoscritto da 46
enti che compongono il comitato nazionale del movimento contro la corruzione elettorale
(Mcce). In rappresentanza della Conferenza episcopale brasiliana (Cnbb), mons. Luiz
Soares Vieira, vice presidente della Cnbb e arcivescovo di Manaus, ha detto che si
tratta di “un atto doveroso” per la società brasiliana che sta “camminando verso
un più luminoso futuro di giustizia, di legalità e di pace”. La sottoscrizione del
manifesto è avvenuta proprio alla vigilia del pronunciamento del supremo tribunale
federale sulla validità costituzionale o meno della proposta complementare di legge,
la 135, contro i brogli elettorali e la corruzione. “La Cnbb — ha ricordato il presule
citato dall'Ossevatore Romano — si è impegnata con grande forza in questo cammino
di responsabilizzazione, ottenendo ben quattro milioni di firme attraverso Internet.
Un lavoro intenso, capillare premiato con una corale presa di coscienza democratica.
Adesso spetta al nostro massimo organo giuridico di dare la risposta che la società
chiede e vuole che sia, cioè l'attuazione immediata della legge sulla scheda pulita”.
Il presule ha concluso il suo intervento dicendosi sicuro che “tutti insieme usciremo
vincitori in questa lotta in favore della giustizia e dell'equità, un servizio reso
alla società, alla cultura e alla storia del generoso popolo brasiliano”. Durante
la presentazione e il lancio del manifesto, il presidente nazionale dell'Ordine degli
avvocati del Brasile, Ophir Cavalcante, ha evidenziato che è necessario stroncare
questa catena di corruzione con l'applicazione immediata della legge “ficha limpa”.
Cavalcante si è detto anche sicuro che “il Supremo tribunale federale, che sta decidendo
sulla costituzionalità della legge e sulla sua validità per le prossime elezioni
farà un grande passo per rendere questo Paese sempre più repubblicano”. Cavalcante
ha poi spiegato che la legge non persegue una punizione per i candidati, ma intende
valutarne preventivamente le condizioni di eleggibilità. “Lo scopo primario di questa
normativa è infatti purificare la politica nel Paese”, aggiunge il presidente dell’Ordine
affermando che la legge “ficha limpa” è una conquista della democrazia in Brasile
ed è sicuramente integrata nelle nostre istituzioni politiche. Dopo il lancio del
manifesto, il vicepresidente della Cnbb e i rappresentanti del comitato nazionale
del movimento contro la corruzione elettorale si sono recati presso la sede del Supremo
tribunale federale per consegnare una copia del documento. (M.G.)