2010-09-22 16:01:57

La Giornata italiana contro l'usura, per sconfiggere il silenzio in cui prospera un fenomeno che colpisce 600 mila persone


E’ in aumento l'allarme usura in Italia. Si aggira intorno ai 20 miliardi di euro il tributo pagato dai commercianti ogni anno, 600 mila le vittime, compresi imprenditori e artigiani, 53 le imprese costrette a chiudere ogni giorno. Questi alcuni dati presentati ieri a Roma in occasione del "No usura day" promosso da Sos impresa-Confesercenti. In crescita l’usura gestita dalla criminalità organizzata, mentre a diminuire in maniera sistematica e inarrestabile è il numero delle denunce. Adriana Masotti ne ha parlato con Lino Busà, presidente di Sos impresa:RealAudioMP3

R. - Certamente sospinta dalla crisi economica, l’usura cresce e cresce nel silenzio. E’ per questo che abbiamo organizzato questo “No usura day”, proprio per richiamare l’attenzione su un reato particolarmente odioso, anche per dire che l’usura di oggi è un qualcosa di diverso dall’usura di qualche anno fa. L’usura è diventata business per le organizzazioni criminali, che sono soprattutto interessate a questo mercato per riuscire ad impossessarsi di beni ed aziende, che permettono poi di riciclare i loro denari. L’usura è anche oggetto, però, di molte reti di persone, professionisti e funzionari in giacca e cravatta, che si annidano nei tribunali delle esecuzioni, nelle aste fallimentari ed anche loro più che lucrare sugli interessi sono interessati ad impossessarsi dei beni e delle aziende.

D. - Come mai le denunce invece di crescere diminuiscono?

R. - L’usura non viene denunciata, anzitutto, per paura, per vergogna ed anche perché non sono ancora in campo strumenti che aiutino nella fase di inserimento nell’economia e nella società, delle persone vittime di usura, quasi che un percorso di collaborazione sia non utile a liberarsi del tutto da questo tipo di fenomeno. L’aiuto economico è importante soprattutto se tempestivo, ma anche questo di per sé non è sufficiente, se non viene accompagnato da un percorso di reinserimento sociale delle vittime.

D. - Le Regioni più coinvolte sono la Campania, il Lazio e la Sicilia…

R. - Sì, la Campania, il Lazio e la Sicilia. L’usura è però un reato che va da Ragusa a Bolzano. Seppure in forme diverse e in una dimensione più da criminali al Sud e una dimensione più da “colletti bianchi” al Nord, ma è presente in tutta Italia.







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