2010-09-22 12:41:20

Il Papa all’udienza generale: la visita nel Regno Unito conferma che l’Europa ha un’anima cristiana. Il commento dell'arcivescovo di Liverpool


Un viaggio storico per ribadire che l’Europa ha un’anima cristiana: è quanto sottolineato dal Papa nell’udienza generale di stamani in Piazza San Pietro, tutta dedicata al recente viaggio apostolico nel Regno Unito. Benedetto XVI ha ripercorso i momenti forti della visita, culminata nella Beatificazione del cardinale John Henry Newman, domenica scorsa a Birmingham. Dal Papa anche un appello in favore del dialogo tra cattolici ed ortodossi, in occasione di un importante incontro a Vienna. Il servizio di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3

Un viaggio storico, intenso e bellissimo, in cui ho potuto “constatare quanto l’eredità cristiana si ancora forte e tuttora attiva in ogni strato della vita sociale”: Benedetto XVI ha sintetizzato così l’importanza del viaggio apostolico nel Regno Unito. Il Papa ha, inoltre, affermato che la visita “ha segnato una nuova importante fase nella lunga e complessa vicenda delle relazioni” tra popolo britannico e Santa Sede. “Il cuore dei britannici e la loro esistenza – ha osservato – sono aperti alla realtà di Dio e vi sono numerose espressioni di religiosità che questa mia visita ha posto ancora più in evidenza”:

“Questo viaggio apostolico ha confermato in me una profonda convinzione: le antiche nazioni dell'Europa hanno un'anima cristiana, che costituisce un tutt’uno col 'genio' e la storia dei rispettivi popoli, e la Chiesa non cessa di lavorare per mantenere continuamente desta questa tradizione spirituale e culturale”.

Il Papa ha ribadito che in questo viaggio ha voluto innanzitutto incoraggiare la comunità cattolica del Paese, parlando anche “al cuore di tutti gli abitanti del Regno Unito, nessuno escluso, della realtà vera dell’uomo, dei suoi bisogni più profondi, del suo destino ultimo”. Il Papa ha quindi ripercorso le tappe fondamentali del suo viaggio, a partire dal primo giorno in Scozia con l’incontro con la Regina Elisabetta ad Edimburgo e la Messa al Bellahouston Park di Glasgow:

“A quell’assemblea liturgica riunita in attenta e partecipe preghiera, resa ancor più solenne da melodie tradizionali e canti coinvolgenti, ho ricordato l’importanza dell’evangelizzazione della cultura, specialmente nella nostra epoca in cui un pervasivo relativismo minaccia di oscurare l’immutabile verità sulla natura dell’uomo”.

Ha così rivolto il suo pensiero alle due giornate londinesi, iniziate con il discorso al mondo dell’educazione cattolica, nel quale ha esortato i giovani a “non perseguire obiettivi limitati”, ma a puntare a qualcosa di più grande, “la vera felicità che si trova in Dio”. Il Papa ha anche incontrato i leader della altre religioni. Davvero memorabile poi il discorso a Westminster Hall, rivolto alla società civile e britannica:

“In quel luogo così prestigioso ho sottolineato che la religione, per i legislatori, non deve rappresentare un problema da risolvere, ma un fattore che contribuisce in modo vitale al cammino storico e al dibattito pubblico della nazione, in particolare nel richiamare l’importanza essenziale del fondamento etico per le scelte nei vari settori della vita sociale”.

Né il Papa ha mancato di rammentare la celebrazione ecumenica nell’Abbazia di Westminster, un momento “importante nei rapporti tra la Comunità cattolica e la Comunione anglicana”. Quindi, ha rivolto un pensiero speciale ai giovani incontrati al termine della Messa a Westminster Cathedral. “Con la loro presenza carica di entusiasmo ed insieme attenta e tiepida – ha detto – essi hanno dimostrato di voler essere i protagonisti di una nuova stagione di coraggiosa testimonianza, di fattiva solidarietà, di generoso impegno a servizio del Vangelo”. Il Papa ha inoltre ricordato “il momento intenso di commozione e di preghiera” vissuto nell’incontro con alcune vittime di abusi da parte di membri del clero:

“Poco dopo, ho incontrato anche un gruppo di professionisti e volontari responsabili della protezione dei ragazzi e dei giovani negli ambienti ecclesiali, un aspetto particolarmente importante e presente nell’impegno pastorale della Chiesa. Li ho ringraziati e incoraggiati a continuare il loro lavoro, che si inserisce nella lunga tradizione della Chiesa di cura per il rispetto, l’educazione e la formazione delle nuove generazioni”.

Benedetto XVI ha infine rammentato il culmine della sua visita nel Regno Unito, la Beatificazione del Cardinale Newman a Birmingham, preceduta dalla Veglia di preghiera ad Hyde Park, “in un’atmosfera di profondo raccoglimento”:

“Alla moltitudine di fedeli, specialmente giovani, ho voluto riproporre la luminosa figura del Cardinale Newman, intellettuale e credente, il cui messaggio spirituale si può sintetizzare nella testimonianza che la via della coscienza non è chiusura nel proprio “io”, ma è apertura, conversione e obbedienza a Colui che è Via, Verità e Vita”.

Il Papa ha quindi auspicato che questo “insigne scrittore e poeta”, “sapiente uomo di Dio” sia conosciuto da tutti attraverso i suoi scritti che “conservano ancora una straordinaria attualità”. Dopo la catechesi, nei saluti in italiano, Benedetto XVI ha ricordato che questa settimana si svolge a Vienna la riunione plenaria della Commissione Mista Internazionale per il Dialogo Teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa nel suo insieme. Riunione incentrata sul tema del ruolo del Vescovo di Roma nella comunione della Chiesa universale per la quale il Papa ha levato un vibrante appello:

“L’obbedienza alla volontà del Signore Gesù, e la considerazione delle grandi sfide che oggi si presentano al cristianesimo, ci obbligano ad impegnarci seriamente nella causa del ristabilimento della piena comunione tra le Chiese. Esorto tutti a pregare intensamente per i lavori della Commissione e per un continuo sviluppo e consolidamento della pace e concordia tra i battezzati, affinché possiamo dare al mondo una testimonianza evangelica sempre più autentica”.

Dunque, il Papa in udienza generale ha ripercorso il memorabile viaggio apostolico nel Regno Unito. Un evento davvero straordinario, come sottolinea l’arcivescovo di Liverpool, mons. Patrick Kelly, raggiunto telefonicamente in Inghilterra da Alessandro Gisotti:RealAudioMP3

R. – Io dico meraviglioso, forse anche miracoloso! Sono sicuro che questo successo si può spiegare tutto soltanto con la preghiera. E’ una grazia, veramente, un dono dello Spirito Santo.

D. – Abbiamo visto un grande entusiasmo, il Papa lo ha ricordato anche all’udienza generale …

R. - Prima della visita sono uscite tante cose sulla stampa contro la visita, con tante domande difficili e alcuni hanno pensato forse non ci sarà nessuno, ma la gente è venuta fuori: migliaia di persone, una folla grandissima.

D. – All’udienza generale il Papa ha detto che questa visita nel Regno Unito conferma che l’Europa ha un’anima cristiana …

R. – Io sono stato impegnato con i convegnisti, con i rappresentanti delle altre confessioni religiose e pensavo: soltanto il Santo Padre può rivolgere un invito per tutta questa gente a venire insieme. Al centro c’era la parola del Santo Padre, Cristo come salvatore di tutti, in un viaggio di dialogo.

D. - Il Papa ha detto all’udienza che questo viaggio segna una nuova fase per i rapporti tra popolo britannico e Santa Sede. Quali sono le sue aspettative, le sue speranze?

R. – Penso che abbiamo visto l’importanza di avere valori su cui essere d’accordo alla base di tutte le leggi e le decisioni del governo sia locale sia nazionale, altrimenti non é possibile avere una democrazia forte. Se c’è disintegrazione poi il pericolo è grandissimo. Se si fonda tutto sui valori, invece, abbiamo la speranza per il futuro, per un segno di pace. E la pace, come ha detto tante volte Paolo VI, viene dalla giustizia.







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