Vietnam: ricordato l’anniversario della morte del cardinale Van Thuan
La Chiesa e la comunità cattolica del Vietnam si sono strette nel ricordo del cardinale
Nguyen Van Thuan, in occasione dell’VIII anniversario della sua morte. In un’atmosfera
solenne e commossa, oltre duemila persone hanno partecipato nella cattedrale di Ho
Chi Minh City alla messa in suffragio del porporato considerato un esempio di fede
e santità per i cattolici del Vietnam e del mondo. L’agenzia AsiaNews ha ripercorso
le principali tappe di questa vita straordinaria che ha avuto inizio il 17 aprile
1928 nella parrocchia di Phu Cam. Van Thuan, entrato giovanissimo nel seminario minore
di An Ninh, ha poi studiato filosofia e teologia al seminario maggiore di Phu Xuan.
E’ stato ordinato sacerdote l’11 giugno 1953 dal vescovo mons. Urrutia. Dal 1964 al
1967 è stato vicario generale nell’arcidiocesi di Hue. Il 13 aprile 1967 Paolo VI
lo ha nominato vescovo della diocesi di Nha Trang e il 24 aprile 1975 coadiutore di
Saigon. Sei giorni dopo, il 30 aprile l’esercito rivoluzionario del governo comunista
“entrò a Saigon”. Il nuovo esecutivo comunista lo internò subito in un campo di rieducazione,
per 13 anni - dal 1975 al 1988 - senza processo. Sebbene in prigione, riuscì a far
avere messaggi ai suoi fedeli, brevi riflessioni molto chiare, scritti su pezzetti
di carta. Questi messaggi venivano poi copiati a mano e diffusi nell’intera comunità
cattolica. Sono stati raccolti nel libro “La strada della speranza”. Un altro libro,
“Preghiere di speranza”, contiene le preghiere da lui scritte in carcere. Su pezzi
di carta si era fatto una piccola Bibbia. Alcuni carcerieri simpatizzanti, gli avevano
fatto avere di nascosto un pezzo di legno e dello spago, con cui aveva fatto un piccolo
crocifisso. Nel 1991 fu costretto a lasciare il suo Paese e fu accolto da Giovanni
Paolo II nella Curia romana. Nel 1998 divenne presidente del Pontificio Consiglio
giustizia e pace. Il 21 febbraio 2001 mons. Van Thuan fu creato cardinale. Pochi
giorni dopo il Vietnam allentò le restrizioni e il cardinale poté tornare alla sua
terra natale con le ordinarie procedure di immigrazione e gli furono concesse le facilitazioni
in genere accordate ai cittadini esteri. E' morto il 16 settembre 2002 per un tumore,
in una clinica di Roma. Il 16 settembre 2007, in occasione del quinto anniversario
della sua morte, la Chiesa ha iniziato la causa di beatificazione. Benedetto XVI ha
espresso “profonda gioia” per l’annuncio. La notizia è stata accolta con grande entusiasmo
anche dai cattolici del Vietnam. (M.G.)