lunedì 20 settembre
2010. Benedetto XVI: "Nel profondo del vostro cuore Egli vi chiama a trascorrere
del tempo con lui nella preghiera. Ma questo tipo di preghiera, la vera preghiera,
richiede disciplina".
La preghiera esige un elemento prezionso: la DISCIPLINA.
Così il Papa sabato scorso, incontrando i giovani durante il suo viaggio nel Regno
unito. Ma la disciplina non è solo essenziale nella preghiera: lo vediamo nell apuntata
di oggi, arriveremo a a guardare da vicino i nessi tra disciplina e preghiera, (in
altre parole) tra regola e libertà. E iniziamo con il prof. Claudio Ronchi,
sul cui ultimo lavoro riferisce Giandomenico Mucci S. J. sulla Civiltà cattolica.
Nella Caritas in veritate di Benedetto XVI emerge proprio il dono come elemento
guida, punto di riferimento, disciplina appunto, in una economia vera, sana, capace
di costruire il futuro.
Ma a volte la disciplina non è un bene, specie quando
è applicata in maniera non costruttiva, con rigore privo di carità e solo per fini
personali. è quanto scrive Andrea Riccardi su Famiglia Cristiana, a proposito
del senso di disciplina con si affrontano gli sgomberi dei Rom di cui si parla
ancora in questi giorni. Ma la discplina è il pane quotidiano anche degli artisti,
e dei santi. Entrambe queste "categorie", infatti, con pazienza "da certosino", vivono
giorni, mesi, anni, in continua tensione verso la crescita, il miglioramento di sé.
Ne è riprova -in ambito musicale- il talento, dell' Esbjorn Svennson trio,
o di Chopin, tanto per fare degli esempi valildi. In ambito spirituale citiamo
San Benedetto il geniale ideatore della regola che porta l'uomo alla
libertà e all'amore di Dio.