Le voci dei giovani a Hyde Park: una festa di amore e speranza
Ma ascoltiamo, al microfono di Alessandro Gisotti, le testimonianze di alcuni giovani
italiani che vivono a Londra e hanno partecipato alla grande veglia di Hyde Park:
D. - Chiara,
ti volevo chiedere anzitutto le tue impressioni per questa Gmg londinese: sembra veramente
di stare ad una Gmg qui ad Hyde Park...
R. - Sì, infatti. Noi abbiamo
atteso il Papa con grande gioia e speranza, anche perché volevamo supportarlo per
tutto quello che è successo nel corso di quest’anno. Abbiamo sentito l’esigenza di
pregare per lui, l'abbiamo sentita nel cuore. Ci siamo preparati proprio pregando
spesso per il Papa.
D. - Il Papa, ricordando la figura del cardinale
Newman, vi ha chiesto di essere testimoni del Vangelo: cosa, questa, non sempre facile
in una società come quella di oggi...
R. - Testimoniare il Vangelo non
soltanto con le parole, ma soprattutto con i fatti della vita.
D. -
Cosa ti resterà di questo evento insieme a tanti ragazzi?
R. - Ci resterà
il seme che ha piantato Papa Benedetto XVI. Speriamo che a Madrid sarà già una piantina.
D. - Pamela, un momento di grande gioia. Come
si diceva prima, davvero una Gmg londinese…
R. - Sì, è emozionante.
Ci eravamo preparati. Appena abbiamo saputo che il Papa sarebbe venuto qui a Londra,
abbiamo pregato per le sue intenzioni. E’ stata una giornata veramente molto emozionante:
breve, ma intensa!
D. - Canti, preghiera, testimonianze, ma anche il
momento intenso dell’Adorazione Eucaristica: un silenzio pieno di significato...
R.
- Tanto silenzio! Non si sentiva niente!
D. - Cosa ti porterai a casa
di questa Veglia ad Hyde Park?
R. - Una grande gioia nel cuore e la
fede dentro di me che cresce sempre di più.
D. - Francesco,
diciamo che questo è un evento quasi inconsueto: ad Hyde Park normalmente ci sono
i concerti e invece vediamo decine di migliaia di persone a pregare…
R.
- Sì e devo dire che all’inizio gli inglesi sono stati un po’ freddini. Poi, però,
si sono riscaldati: tutti si sono messi a sventolare bandiere e a gridare il nome
di Benedetto.
D. - Dunque, un evento - questa visita del Papa - che
sarà fruttuoso anche per il futuro, secondo te...
R. - Io penso di sì,
perché all’inizio i giornali inglesi, i media inglesi criticavano un po’ per tutti
gli scandali della Chiesa, ma poi è cambiato il loro modo di vivere questo evento
e c’era un maggiore interesse. Anche le persone atee chiedevano informazioni e volevano
essere informate. E’ cambiata l’atmosfera!