Elezioni in Afghanistan. Violenze e irregolarità: sei bambini tra le vittime
Le elezioni legislative di ieri in Afghanistan sono state caratterizzate da numerosi
episodi di violenza: centinaia gli attacchi ai seggi, che hanno causato la morte di
oltre 20 persone. I risultati ufficiali della tornata non saranno diffusi prima del
31 ottobre, ma a minare il successo dell’appuntamento elettorale ci sono anche le
diffuse irregolarità denunciate nelle ultime ore. Ce ne parla Eugenio Bonanata:
Dubbi e serie
preoccupazioni riguardo alla qualità del voto. Così si sono espressi gli osservatori
della Fondazione afghana per elezioni libere e trasparenti, che hanno lanciato un
appello alla Commissione elettorale indipendente per assicurare la correttezza dello
spoglio delle schede. Centinaia le denunce presentate finora, che segnalano schede
false nelle urne e violenze ed intimidazioni da parte di candidati. Quasi 400 gli
incidenti seri: alcuni seggi sono stati fatti saltare in aria ed altri sono stati
occupati dai talebani. Oggi sono stati trovati i corpi di tre scrutatori rapiti ieri.
Atre tre vittime che allungano la scia di sangue che ha segnato la tornata elettorale.
“Coraggiosi - ha detto Ban Ki-moon, segretario generale dell’Onu - gli oltre 3 milioni
e mezzo di afghani che si sono recati alle urne”. L’affluenza è stata del 40 per cento.
Soddisfazione è stata espressa dalla diplomazia statunitense, che ha sottolineato
l’importanza delle prime elezioni gestite interamente dagli afghani. Sul terreno,
intanto, ancora violenze. In mattinata sei bambini hanno perso la vita per l’esplosione
di un ordigno nel nord del Paese e i guerriglieri continuano a colpire le forze di
sicurezza internazionali: sono 8 i soldati dell’Isaf uccisi negli ultimi due giorni,
25 dall’inizio di settembre. Tra di loro anche il tenente italiano Alessandro Romani.
Oggi a Roma l’arrivo della salma, dove domani saranno celebrati i funerali.