Appello della Caritas: il summit Onu sullo sviluppo cerchi giustizia per i poveri
In vista del vertice delle Nazioni Unite che si svolgerà da domani al 22 settembre
a New York per accelerare il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio
(Osm), la Caritas esorta a mettere la giustizia per i poveri al centro di tutti i
progetti. Gli Osm - riferisce l'agenzia Zenit - sono una serie di obiettivi concordati
nel 2000 dai 189 Stati membri dell'Onu per costruire un mondo migliore per l'umanità
entro il 2015. Anche se ci sono stati dei progressi a livello di condizioni di vita,
milioni di persone continuano a vivere a un livello di povertà inaccettabile, soffrendo
fame e malattie e senza diritti. Il Segretario generale di Caritas Internationalis,
Lesley-Anne Knight, ha detto che “attualmente mille milioni di persone soffrono la
fame e la denutrizione perché sono poveri. In base alle proiezioni attuali, le nostre
promesse non saranno sufficienti a strapparli dalla povertà”. Per la Caritas è necessario
rispettare gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. “Non possiamo voltare le spalle
ai poveri e ai vulnerabili perché curarli è scomodo o difficile – afferma l'organizzazione
–. Sono in gioco la nostra sicurezza collettiva come esseri umani e il futuro del
nostro pianeta”. Per raggiungere gli Osm, sostiene, non basta che 5 Paesi ricchi rispettino
la promessa di destinare lo 0,7% del Pil agli aiuti allo sviluppo. “Bisogna raddoppiare
gli aiuti a 100.000 dollari all'anno ed essere più efficienti, efficaci e giusti”.
Gli aiuti, sottolinea la Caritas, “non devono essere soggetti a condizioni a beneficio
del donatore. Si deve permettere ai destinatari di decidere e pianificare ciò che
è meglio fare nei loro Paesi”. Allo stesso modo, “bisogna condonare più debiti”, perché
“un Paese povero non può investire nella sanità e nell'istruzione se tutto il denaro
viene usato per saldare il debito”. Nel raggiungimento degli Osm sono stati compiuti
vari progressi: quando sono state abolite le tasse scolastiche in Uganda, Tanzania
e Kenya, altri sette milioni di bambini hanno avuto accesso all'istruzione, così come
negli ultimi cinque anni sono decuplicati i trattamenti antiretrovirali per l'Hiv
e l'Aids. A cinque anni dal 2015, il termine previsto per il raggiungimento degli
Obiettivi, molti Paesi poveri sono tuttavia ancora lontani dall'obiettivo. Un bambino
su sette in Africa non arriva al quinto compleanno. Nel 2008, nel mondo sono morti
8,8 milioni di bambini; il 43% di loro è deceduto per polmonite, diarrea, malaria
e Aids. In questo contesto, la Caritas sta lanciando una campagna per esercitare pressioni
sui Governi affinché mettano in pratica le promesse fatte per combattere la povertà.
La campagna “Le voci della Caritas contro la povertà” mira a mobilitare tutti i simpatizzanti
dell'organizzazione a sostenere la campagna degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.
(R.P.)