Tanzania: rete ecumenica per la difesa dell’acqua pubblica
Un sistema di monitoraggio della spesa pubblica, chiamato Pets, come strumento di
controllo da parte della comunità locale che incoraggia le persone a lavorare insieme
per esigere che i funzionari pubblici rispondano delle loro azioni. È quanto promosso
dalla Norwegian Church Aid (Nca) che opera in Tanzania, battendosi per una gestione
responsabile dell’acqua. Mosè Kulaba, membro della Comunione anglicana in Tanzania
e funzionario dell’Nca, parlando all’Osservatore Romano, ha spiegato che in Tanzania
molti dei problemi che attanagliano la popolazione hanno a che fare con la corruzione,
come le aule scolastiche senza banchi o gli insegnanti senza stipendio. A tal proposito
Kulaba racconta del villaggio di Ilula, nel sud-est della Tanzania, dove un colonnello
dell'esercito in pensione corrotto era funzionario del servizio idrico che controllava
l'accesso e la rivendita di acqua alla popolazione locale. “Gli abitanti del villaggio
— ha detto Kulaba — si sono organizzati per scoprire ciò che stava accadendo alla
loro fornitura di acqua e hanno chiamato a rispondere l'ufficiale corrotto. L'acqua
è sempre più oggetto di piccola corruzione”. E proprio a Ilula è stato costituito
il comitato “Pets” per cercare di scoprire cosa stava accadendo all'acqua del loro
villaggio. “È stata una lotta difficile — ha proseguito Kulaba — che ha richiesto
indagini per capire dove andavano a finire i soldi e un'azione per permettere agli
abitanti del villaggio di esprimere le loro preoccupazioni e le loro richieste. Rischiando
l'arresto, gli abitanti del villaggio si sono spinti fino a cercare di chiudere l'ufficio
locale per l'acqua al fine di ottenere un servizio migliore”. Nca appartiene alla
Rete ecumenica dell'acqua, un'iniziativa di comunità di organizzazioni e di movimenti
cristiani che si sono messi insieme per tutelare e promuovere l'accesso dei cittadini
all'acqua in tutto il mondo. In Tanzania, Nca ha lavorato anche con il consiglio nazionale
dei musulmani (Bakwata) e con varie Chiese. “È molto importante lavorare con tutte
le denominazioni e costruire relazioni. Molti leader politici — ha concluso Kulaba
— sono membri di comunità basate sulla fede il che ci offre una possibilità di accesso
unica”. (M.G.)