Per un bilancio del viaggio del Papa, giunto alla sua penultima giornata, Alessandro
Gisotti ha intervistato il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico
Lombardi, che si è soffermato innanzitutto sull'omelia del Papa nella Cattedrale
di Westminster:
R. - E’ stata
un’omelia estremamente ampia. Un’omelia dedicata a questa liturgia del Sangue Prezioso
di Cristo, cui è dedicata la Cattedrale, sotto questa Croce immensa che domina la
navata, a cui il Papa si è ispirato. Il Papa ha parlato dell’Eucaristia, perché questo
è il Sangue di Cristo e il Corpo di Cristo che ci viene donato, della sua forza nel
generare la Chiesa, nel dare la forza ai martiri e a tutte le testimonianze della
Chiesa. Ha avuto anche un passaggio, che naturalmente è quello che avrà poi più eco
nei media, molto forte e molto intenso, a proposito del problema degli abusi sessuali
nei confronti dei giovani da parte di membri del clero o collaboratori delle attività
della Chiesa. Il Papa ha ripetuto e ribadito quello che è il suo atteggiamento, la
sua lettura di questi fatti terribili, parlando di un dolore, di un rincrescimento
molto profondo; parlando di partecipazione al dolore delle vittime e del desiderio
di contribuire al risanamento e alla riconciliazione profonda nella loro vita ha parlato
anche naturalmente degli impegni per fare giustizia, per punire i colpevoli, per attuare
da parte della Chiesa tutte le forme di impegno e di collaborazione necessarie per
riportare l’ordine e la serenità, ma anche la fiducia nei confronti della Chiesa.
Quindi una sintesi molto rapida, ma molto efficace di tanti concetti che egli ha già
detto su questo tema, ma che devono essere ridetti ogni volta per le persone che egli
incontra e in particolare nella società del Regno Unito che attendeva questa parola.
D.
- Siamo praticamente alla metà del viaggio e spesso giornalisticamente si usa il termine
“storico”, forse abusandone un po’ troppo, ma davvero per l’intensità dei momenti
che si susseguono, peraltro uno dopo l’altro, questa è davvero una visita memorabile…
R.
- Siamo ormai a ben più della metà del viaggio: tantissimi eventi di grandissima importanza
hanno già avuto luogo. Credo che in particolare per quanto riguarda il rapporto con
la società del Regno Unito e con la Chiesa anglicana, il pomeriggio di ieri sia stato
particolarmente memorabile. Questo discorso alla Westminster Hall è certamente un
fatto che rimarrà negli annali dei rapporti tra la Chiesa cattolica e il Regno Unito
e la sua società. Certamente anche i momenti di preghiera della comunità cattolica,
fedele con il Papa sono stati festosi sia quello della sera di giovedì a Glasgow,
sia quello di questa mattina qui nella Cattedrale di Londra. Attendiamo ancora il
compimento di questi incontri di fede e di queste feste della fede con la veglia di
stasera e la beatificazione di domani a Birmingham. Molti momenti belli anche con
i giovani, come questo all’uscita della Cattedrale nella Messa di questa mattina è
stato particolarmente festoso, ma sono stati ripetuti i momenti di incontro come quello
con la scuola ieri mattina. I giovani hanno capito beni i messaggi molto semplici,
ma anche molto forti del Papa: “Siate Santi e vivete l’amore, a partire dall’amore
di Cristo!”.
D. - Da ultimo vediamo la gioia del Papa, che con grande
affetto risponde a questa accoglienza forse anche al di sopra delle aspettative, nonostante
voci di preoccupazione giunte anche ieri con alcuni arresti in una operazione anti-terrorismo.
Una grande gioia, questo lo vediamo…
R. - Sì. Il Papa non può non essere
contento dell’accoglienza e, diciamo così, del successo da un punto di vista esteriore
di questa visita che, però, significa soprattutto un ascolto interiore, una disponibilità
a riceverlo come persona e per il messaggio che porta. Questo è quello che il Papa
desidera, cioè - come ha detto già nell’aereo - essere “trasparenza di Cristo”, cioè
portare un messaggio positivo che è quello che ci viene dal Vangelo del Signore. Questo
sta avvenendo, direi, molto bene e anche al di sopra delle attese per quanto riguarda
la gioia nell’ascolto. Ci sono alcune manifestazioni di dissenso, alcune manifestazioni
che erano abbondantemente previste e che sono molto più limitate di quanto ci si faceva
forse credere in certi momenti dell’attesa. Il momento degli arresti di ieri mattina
che sono stati di carattere - ritengo - semplicemente preventivo, senza particolari
motivi di preoccupazione, non ha modificato assolutamente, per nulla, né lo svolgimento,
né lo spirito dell’attuazione del viaggio da parte del Papa e da parte di tutti i
suoi collaboratori.