2010-09-18 15:51:36

Gli incontri ecumenici. Il Papa: testimoniare insieme il Vangelo, liberi dai conformismi del nostro tempo


100 anni fa nasceva il movimento ecumenico moderno: da allora sono stati compiuti “notevoli progressi verso questo nobile obiettivo”, ma “molto ancora rimane da fare”. Lo ha ricordato Benedetto XVI nel suo saluto al termine dei Vespri celebrati ieri sera nell’Abbazia di Westminster e dopo l’incontro con l’arcivescovo di Caterbury a Palazzo Lambeth a Londra. Il servizio di Roberta Gisotti.RealAudioMP3

Ciò che desidero lasciarvi questa sera – ha detto il Papa rivolto ai leader delle confessioni cristiane - “è una parola di incoraggiamento”, “in fedeltà al mio ministero di vescovo di Roma e successore di san Pietro, incaricato di una cura particolare per l’unità del gregge di Cristo”.

“Dear friends, we are all aware of the challenges…”
“Cari amici – ha aggiunto – siamo tutti consapevoli delle sfide e delle benedizioni, delle delusioni e dei segni di speranza che hanno contraddistinto il nostro cammino ecumenico”.

“At the same time, with evangelical realismo….”
“Allo stesso tempo – ha proseguito - “con evangelico realismo, dobbiamo anche riconoscere le sfide che ci stanno davanti, non solamente sulla via dell’unità dei cristiani, ma anche nel nostro impegno di proclamare Cristo ai nostri giorni.” Ciò comporta, “in una società che è divenuta sempre più indifferente e persino ostile al messaggio cristiano”, “una gioiosa e convincente testimonianza” e un’obbedienza alla volontà del Signore “libera dal conformismo intellettuale o dal facile adattamento allo spirito del tempo.”

Benedetto XVI, si è detto anche convinto - parlando con l’arcivescovo di Canterbury, il dr. Rowan Williams, - che “l’unità voluta di Cristo per i suoi discepoli giungerà solo come risposta alla preghiera, mediante l’azione dello Spirito Santo, che senza sosta rinnova la Chiesa e la guida alla pienezza della verità”.

Il Papa ha poi osservato che la multiculturalità crescente nella società “reca con sé l’opportunità di incontrare altre religioni”, aprendo “la possibilità di esplorare” insieme a credenti di altre fedi, “vie per essere testimoni della dimensione trascendente della persona umana e della chiamata universale alla santità.”

“Ecumenical cooperation……”
“La collaborazione ecumenica in questo ambito - ha concluso - rimane essenziale per promuovere la pace e l’armonia in un mondo che cosi spesso sembra a rischio di frammentazione.”







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