Turchia: la ricerca dei valori condivisi al centro del Simposio islamo-cristiano
Il sesto Simposio islamo-cristiano aperto questa mattina nella Casa di accoglienza
dei Frati Minori Cappuccini a Yeşilköy, in Turchia, è stato organizzato quest’anno
dalle Famiglie Francescane presenti a Istanbul in collaborazione con l’Istituto Culturale
degli scrittori e dei giornalisti. Il tema, ”Valori condivisi e convergenze possibili
tra cristiani e musulmani”, ha richiamato oltre 100 partecipanti, in gran parte musulmani.
Per i cattolici è presente mons. Louis Pelâtre, vicario apostolico di Istanbul; per
i musulmani vari iman, tra cui quello di Yeşilköy, Fahri Seril, nominato iman dell’anno.
Ha aperto i lavori don Jacky Doyen, salesiano, seguito dall’iman Ahmet Yilmaz, i quali
hanno parlato rispettivamente dei valori e delle convergenze di una fede attiva, sottolineando
l’unicità di Dio e le enormi possibilità di collaborazione tre le due confessioni
religiose nel campo della giustizia sociale, della difesa dei diritti dell’uomo, della
pacifica soluzione dei conflitti. Nel pomeriggio si parlerà dei valori e della convergenza
della fede nella vita professionale, sempre dal punto di vista cristiano e musulmano.
Il simposio di quest’anno, affidato a studiosi del luogo, intende valorizzare il più
possibile le risorse culturali locali, coinvolgendo un uditorio allargato sia agli
studenti universitari sia alla gente comune. L’associazione dei giornalisti, che da
anni collabora con i cristiani nell’istruzione delle masse, nella lotta contro la
povertà e nel dialogo interreligioso, si è impegnata a far conoscere il simposio attraverso
la stampa e la televisione, in modo che abbia una risonanza nazionale. Gli argomenti
che rimangono da trattare riguardano la lettura della Sacra Scrittura, la Pratica
dell’Amore con una particolare sottolineatura dell’impegno del Dialogo da parte delle
Istituzioni. Il Simposio si concluderà domani 18 settembre con una tavola rotonda
a cui parteciperanno tutti gli oratori. (A cura di padre Egidio Picucci)