L'incontro con i leader delle altre religioni. Il Papa: lavorare insieme per il bene
dell'umanità
A chiudere la mattinata di Benedetto XVI è stato l’atteso incontro con i rappresentanti
religiosi e laici di altre religioni ospitato al St Mary’s University College di Twickenham.
Ad accogliere il Papa sono stati il Rabbino capo delle “United Hebrew Congregations
of Commonwealth”, Lord Sacks of Aldgate, e il Dr. Khaled Azzam, direttore del Prince’s
School of Traditional Arts”, presente l’arcivescovo di Liverpool, mons. Patrick A.
Kelly. Il servizio di Roberta Gisotti.
“La ricerca
del sacro non svaluta gli altri campi dell’indagine umana”: ha sottolineato Benedetto
XVI. “Al contrario li pone in un contesto che amplifica la loro importanza quali vie
mediante le quali esercitare responsabilmente il nostro essere amministratori della
creazione”:
“The quest for the sacred is the search for…” “La
ricerca del sacro – ha spiegato - è la ricerca dell’unica cosa necessaria, l’unica
a soddisfare le aspettative del cuore umano”. E “la vostra presenza e testimonianza
nel mondo – ha aggiunto il Papa rivolto ai leader delle altre religioni – indica la
fondamentale importanza per la vita umana di questa ricerca spirituale nella quale
siamo impegnati.”
“As followers of different religious traditions
working together…” “Quali seguaci di tradizioni religiose diverse, che
lavorano insieme per il bene della comunità in senso ampio – ha proseguito Benedetto
XVI - noi diamo grande importanza a questa dimensione 'fianco a fianco' della nostra
collaborazione, che completa l’aspetto 'faccia a faccia' del nostro costante dialogo".
Un
dialogo che il Santo Padre chiede nel segno della “reciprocità”. Penso in particolare
- ha detto - a situazioni in alcune parti del mondo, dove occorre rispettare “la
libertà di praticare la propria religione e di compiere atti di culto pubblico, come
pure la libertà di seguire la propria coscienza senza soffrire ostracismo o persecuzione,
anche dopo la conversione da una religione ad un’altra”. Questa la via per lavorare
insieme tra persone di tutte le religioni “in modo efficace per la pace e la mutua
comprensione, offrendo perciò una testimonianza convincente davanti al mondo”.
“Catholics,
both in Britain and throughout the world, will continue...” “I cattolici,
sia in Gran Bretagna sia in tutto il mondo, - ha rassicurato Benedetto XVI - continueranno
ad edificare ponti di amicizia con altre religioni, per sanare gli errori del passato
e per promuovere fiducia fra individui e comunità”.
Auguri speciali,
il Santo Padre ha rivolto a tutta la comunità ebraica in Gran Bretagna e nel mondo,
“per una celebrazione felice e santa dello Yom Kippur”. E parole di grande stima e
gratitudine ha reso al Papa, il capo rabbino Lord Sacks. “45 anni fa – ha ricordato
- fu la Nostra Aetate a realizzare la più grande trasformazione nelle relazioni interreligiose”
e, – ha aggiunto – “la sua visita qui, oggi segna un nuovo e vitale capitolo di quella
storia".