Le alluvioni in Pakistan si spostano dal nord al sud
Pakistan diviso a meta: al nord, grazie alla fine delle piogge, gli sfollati stanno
rapidamente facendo ritorno ai villaggi di origine constatando di persona il grado
di distruzione e i danni subiti dai campi coltivati; a sud continua invece a piovere
e continua ad aumentare il livello dell’acqua di laghi e fiumi. La drammatica istantanea
è stata offerta ieri dal Comitato internazionale della Croce rossa. In particolare,
secondo quanto riferisce la Misna, la situazione nella provincia di Sindh resta quella
più grave insieme a quella della meno popolosa e adiacente provincia del Baluchistan.
In questa provincia meridionale altri 25 villaggi sono stati sommersi dall’acqua,
aggravando il già pesante bilancio causato da alluvioni in corso ormai da un mese
e mezzo. Sotto l’acqua sono finite le aree di Sehwan e Johi per l’esondazione del
lago Manchhar. Sui circa 20 milioni di pachistani interessati più o meno direttamente
dalle alluvioni, sette milioni vivono nella provincia di Sindh dove si contano almeno
un milione di sfollati e quattro milioni di persone bisognose di aiuti per poter sopravvivere.
Dopo essersi mosse con primi interventi di emergenza, oggi a New York le Nazioni Unite
avvieranno un “Piano d’urgenza in risposta alle alluvioni” (Floods Emergency Response
Plan, Ferp) che prenderà il posto del cosiddetto “piano iniziale”. (M.G.)