2010-09-17 08:18:57

La Scozia abbraccia il Papa nella prima tappa del viaggio apostolico nel Regno Unito


Benedetto XVI è a Londra, dove oggi vivrà una giornata intensa con momenti di grande significato ecumenico e culturale. Attesa in particolare per il discorso che il Papa rivolgerà nel pomeriggio alla società civile britannica, a Westminster Hall. Ieri, bagno di folla per il Pontefice nella prima giornata del viaggio apostolico nel Regno Unito, dedicata interamente alla Scozia: 100 mila le persone che lo hanno salutato per le strade di Edimburgo. Il servizio del nostro inviato a Londra, Alessandro Gisotti: RealAudioMP3

(Suono cornamuse)

Il suono delle cornamuse, il cielo terso della Scozia, la gente che saluta con gioia al passaggio della papamobile. Sono alcune istantanee della prima memorabile giornata del viaggio apostolico di Benedetto XVI nel Regno Unito. Una giornata contraddistinta dall’entusiasmo degli scozzesi. Oltre centomila i fedeli che l’hanno voluto salutare per le vie di Edimburgo, almeno 70 mila quelli convenuti ieri sera a Glasgow per la Messa al Bellahouston Park. Primo momento del viaggio, la cerimonia di benvenuto al Palazzo Holyrood House di Edimburgo, nella mattinata. Particolarmente significativa la sintonia tra il Papa e la Regina Elisabetta nel sottolineare la centralità della fede nella vita della società britannica:

“Today, the United Kingdom strives to be a modern…”
“Oggi – ha detto il Papa – il Regno Unito si sforza di essere una società moderna e multiculturale”. In questo compito stimolante, è stata la sua esortazione, “possa mantenere sempre il rispetto per quei valori tradizionali” che “forme più aggressive di secolarismo non stimano più, né tollerano più”. Il Papa ha invitato il popolo britannico a non oscurare quella fede cristiana che è la base delle libertà del Regno Unito. Quindi, ha elogiato la forza e il coraggio della Gran Bretagna nell’opporsi alla tirannia nazista che voleva sradicare Dio dalla società:

“As we reflect on the sobering lessons…”
“Mentre riflettiamo sui moniti dell’estremismo ateo del ventesimo secolo – ha avvertito - non possiamo mai dimenticare come l’esclusione di Dio” dalla vita pubblica “conduce in ultima analisi” ad una “visione riduttiva della persona e del suo destino”.

(Canti messa)

La seconda parte della giornata scozzese di Benedetto XVI è stata dedicata alla grande Messa al Bellahouston Park di Glasgow. Qui, ieri sera, il Papa ha messo l’accento sull’importanza dell’evangelizzazione della cultura per contrastare la “dittatura del relativismo”:

“There are some who now seek to exclude religious belief…”
“Vi sono oggi alcuni – ha osservato – che cercano di escludere il credo religioso dalla sfera pubblica, di privatizzarlo o addirittura di presentarlo come una minaccia all’uguaglianza e alla libertà”. Al contrario, ha detto il Papa, la religione è “in verità una garanzia di autentica libertà e rispetto” ed ha esortato i fedeli laici ad impegnarsi nella sfera pubblica:

“Society today needs clear voices which propose…”
“La società odierna – ha ribadito – necessita di voci chiare, che propongano il nostro diritto a vivere non in una giungla di libertà auto-distruttive ed arbitrarie, ma in una società che lavora per il vero benessere dei suoi cittadini”. Il Papa ha concluso la sua omelia esortando i giovani a respingere le tentazioni della droga, del denaro e del sesso. C’è una sola cosa che non delude mai, li ha incoraggiati il Papa: “l’amore personale di Gesù Cristo per ciascuno di voi”.

Da Londra, Alessandro Gisotti, Radio Vaticana








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