Il Papa a Glasgow: la società ha bisogno di voci chiare sulla verità dell'uomo
Una splendida giornata di sole, clima di preghiera e tanto entusiasmo hanno caratterizzato
ieri pomeriggio la Messa presieduta dal Papa al Bellahouston Park di Glasgow, a conclusione
della tappa in Scozia. Oltre 70 mila i fedeli presenti. Ce ne parla Sergio Centofanti.
(Canto)
Tanta
gioia e affetto per il Papa al Bellahouston Park di Glasgow ma anche clima di profondo
raccoglimento per la celebrazione dell’Eucaristia. Benedetto XVI, nell’omelia, ha
sottolineato che “Cristo continua a inviare i suoi discepoli nel mondo per annunciare
la venuta del suo Regno e portare la sua pace”. Ha lodato la presenza di università
e scuole cattoliche in Scozia, “segno di grande speranza per la Chiesa”, incoraggiando
a evangelizzare la cultura contemporanea:
“The evangelization of
culture is all the more important in our times… L’evangelizzazione
della cultura è tanto più importante nella nostra epoca, in cui una ‘dittatura del
relativismo’ minaccia di oscurare l’immutabile verità sulla natura dell’uomo, il suo
destino e il suo bene ultimo. Vi sono oggi alcuni che cercano di escludere il credo
religioso dalla sfera pubblica, di privatizzarlo o addirittura di presentarlo come
una minaccia all’uguaglianza e alla libertà. Al contrario, la religione è in verità
una garanzia di autentica libertà e rispetto, che ci porta a guardare ogni persona
come un fratello od una sorella”.
Il Papa ha quindi lanciato un
appello ai fedeli laici affinché sappiano promuovere nella sfera pubblica la visione
del mondo che deriva dalla fede:
“Society today needs clear voices… La
società odierna necessita di voci chiare, che propongano il nostro diritto a vivere
non in una giungla di libertà auto-distruttive ed arbitrarie, ma in una società che
lavora per il vero benessere dei suoi cittadini, offrendo loro guida e protezione
di fronte alle loro debolezze e fragilità. Non abbiate paura di dedicarvi a questo
servizio in favore dei vostri fratelli e sorelle, e del futuro della vostra amata
nazione”.
Come esempio per i cattolici scozzesi, il Papa ha citato
San Ninian, uno dei primi evangelizzatori di queste terre, che “non ebbe paura di
essere una voce solitaria”. E infine ha invitato i giovani ad andare controcorrente
per vivere una vita degna del Vangelo:
“There are many
temptations placed before you every day… Vi sono molte tentazioni
che dovete affrontare ogni giorno – droga, denaro, sesso, pornografia, alcool – che
secondo il mondo vi daranno felicità, mentre in realtà si tratta di cose distruttive,
che creano divisione. C’è una sola cosa che permane: l’amore personale di Gesù Cristo
per ciascuno di voi. Cercatelo, conoscetelo ed amatelo, ed egli vi renderà liberi
dalla schiavitù dell’esistenza seducente ma superficiale frequentemente proposta dalla
società di oggi. Lasciate da parte ciò che non è degno di valore e prendete consapevolezza
della vostra dignità di figli di Dio”.
(Applausi)
Al
termine della Messa, tra gli applausi ha cantato in onore del Papa, l’ormai nota Susan
Boyle: la fede e la preghiera – ha detto la cantante, cattolica impegnata – sono il
pilastro della mia vita.