2010-09-16 14:42:52

Presentato a Ginevra il rapporto Onu sui bambini nei conflitti armati


Durante i lavori della quindicesima riunione del Consiglio dei diritti umani in corso a Ginevra, è stato presentato dalla rappresentante speciale dell’Onu, Radhika Coomaraswamy, il rapporto sui bambini nei conflitti armati. Dal documento, ripreso dall'agenzia Misna, si evince che nonostante alcuni successi in Nepal, Sudan e Burundi, dove sono stati siglati accordi tra gruppi armati e governo che hanno permesso il ritorno dei bambini a una vita normale, la situazione rimane critica in numerosi conflitti africani. È il caso della Repubblica Democratica del Congo, dove sono stati segnalati numerosi casi di stupro a danno di donne e bambini. L’ultimo caso è stato riportato il 7 luglio scorso, quando, nella cittadina di Luvungi, più di 200 donne sono state violentate dalle Forze democratiche per la liberazione del Rwanda; dal barbaro atto non sono stati risparmiati bambine e bambini. Il commissario speciale, riporta l’agenzia stampa Misna, ha quindi puntato il dito sulla comunità internazionale, che non può e non deve lasciare impuniti tali barbarie ma deve denunciare i colpevoli e portarli dinanzi alla giustizia. Grande attenzione è stata poi data alle nuove forme di schiavitù minorile definite dalla relatrice speciale sulla schiavitù, Gulnara Shahiniana, “una realtà sconvolgente della nostra epoca”. Il rapporto si è poi concluso con l’invito a non sottovalutare il ruolo dell’istruzione minorile come soluzione a lungo termine del problema e con l’auspicio a introdurre una convenzione internazionale che regoli il lavoro degli agenti di sicurezza privati, che, agendo molto spesso come mercenari, agiscono indisturbati violando le norme di diritto internazionale. (M.O.)







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