Domani a Londra gli incontri con l’arcivescovo di Canterbury e i leader delle altre
religioni
Dopo la tappa scozzese, il Papa vivrà domani la prima giornata londinese del suo viaggio
pastorale con un programma molto intenso. Tra gli eventi più significativi l’incontro,
nella mattinata, con i leader religiosi alla Waldegrave Drawing Room della St Mary
University. Sull’importanza di questo momento della visita, Alessandro Gisotti
ha intervistato l’arcivescovo di Liverpool, mons. Patrick Kelly, membro del
Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso:
R. - La nostra
società è plurietnica e multireligiosa. Paolo VI ha parlato dell’Inghilterra come
di un terreno ecumenico ed io penso che sia anche un terreno multireligioso. Con la
visita del Santo Padre, credo che ci sia la possibilità di un incontro, specialmente
tra i laici - cristiani, musulmani, ebrei ed appartenenti ad altre religioni - che
hanno una stessa visione della persona umana, dei valori del mondo, della giustizia
e della pace. Valori nutriti dalla fedeltà al cammino che Dio ha mostrato loro, un
cammino da seguire e da fare insieme, vedendo quello che la religione può portare
al benessere della società.
D. - Una dimensione particolarmente significativa
del viaggio è quella ecumenica: pensiamo, in particolare, all’incontro con l’arcivescovo
di Canterbury…
R. - Al centro di questo viaggio c’è anche l’incontro
con l’arcivescovo di Canterbury. Un incontro, questo, che avrà luogo in un momento
molto delicato per la Chiesa anglicana: si trova a prendere, infatti, decisioni importanti
e non sono facili per il cammino ecumenico. Benedetto XVI, così come lo stesso Giovanni
Paolo II, ha detto che ci sono delle difficoltà, ma il cammino ecumenico rappresenta
la volontà dello Spirito Santo per i nostri giorni. Specialmente, quindi, a questo
punto della nostra storia abbiamo bisogno di una riaffermazione dell’impegno ecumenico.
Io credo che il Santo Padre riuscirà a darci un segno forte sull’importanza di questo
lavoro, che dura ancora oggi.
D. - C’è grande attesa anche per il discorso
del Papa alla società civile, a Westminster Hall. Su quali temi e quali valori, secondo
lei, è possibile una sinergia tra i credenti e il mondo laico?
R. -
Io credo che la domanda riguardi la sinergia e cioè cosa è e cosa significa il ruolo
dei laici, come laici e come credenti, nella società civile. Non è facile, ma è certamente
importante, perché il dialogo porta sempre frutti.