Celebrata al Santo Sepolcro la festa dell'Esaltazione della Croce
“La Croce è il fondamento della Buona Novella e ogni cristiano ne è discepolo, ognuno
come Maria ai piedi della Croce”: sono le parole con le quali padre Artemio Vitores,
vice custode di Terra Santa, ha spiegato ai fedeli riuniti al Santo Sepolcro, a Gerusalemme,
il significato della Croce di Cristo. In tanti ieri hanno preso parte alle celebrazioni
per la festa dell’Esaltazione della Croce proprio nel luogo in cui Gesù è stato crocifisso.
Padre Artemio Vitores, come riferisce il sito della Custodia di Terra Santa www.lpj.org,
che ha presieduto i diversi momenti di preghiera, ha anche guidato la processione
alla cappella di Santa Maria Maddalena dove è stata venerata la reliquia della Santa
Croce. Il vice custode di Terra Santa ha voluto ricordare ai fedeli che il 15 settembre
la Chiesa celebra la memoria di Maria Addolorata, allo scopo di far vivere il mistero
della Passione di Cristo nella luce mariana. “Ogni cristiano è invitato a portare
la propria croce nella sua vita tutti i giorni, con gli occhi fissi su quella di Cristo,
illuminata dalla sua Resurrezione” ha detto il religioso francescano. La festa della
Croce Gloriosa risale ai primi secoli della Chiesa, al tempo dell’imperatore Eraclio
I. Quando i persiani si impadronirono di Gerusalemme, la parte più consistente della
Croce che Sant’Elena, la madre di Costantino, aveva ritrovato, venne portata via.
Eraclio decise allora di riportarla alla cristianità, sicché al suo arrivo a Costantinopoli,
14 anni dopo il trafugamento, fu trasportata in trionfo dal popolo che la acclamava
con rami di olivo e fiaccole. Successivamente Eraclio la riportò a Gerusalemme, dove
il Santo Legno operò numerosi miracoli. Fu per tale motivo che venne istituita la
festa della Esaltazione della Santa Croce, segno della vittoria di Cristo sulla morte.
(T.C.)