2010-09-14 15:32:40

Attaccate altre 3 scuole cristiane nel Kashmir indiano, dopo le violenze di ieri costate la vita a 18 persone


Resta altissima la tensione nel Kashmir indiano all’indomani delle violenze anti cristiane, costate la vita a 18 persone, avvenute nel corso delle proteste contro gli atti dissacratori nei confronti del Corano messi in atto negli Stati Uniti. Ieri sera sono state attaccate altre tre scuole cristiane, ma, a differenza di quanto successo poche ore prima con la distruzione di un istituto protestante, questa volta la polizia è intervenuta in forza, riducendo i danni. Le autorità hanno decretato il coprifuoco in tutta la vallata e tutti i voli da e per Srinagar sono sospesi, tuttavia molti estremisti hanno sfidato le misure restrittive in diverse località della provincia. A Baramulla la polizia ha aperto il fuoco sui manifestanti ferendo quattro persone. Intanto, cresce la preoccupazione del clero locale, che si dice impotente di fronte a questa “ondata di violenza”, e del governo centrale indiano, che teme nuove spinte secessioniste nella regione.

Pakistan
Pakistan sempre in preda alla violenza. 11 miliziani integralisti sono stati uccisi nel Nord Waziristan a seguito dell'attacco di un drone. Secondo fonti di sicurezza pakistane, tra le vittime potrebbero esserci anche militanti di al-Qaeda provenienti dall'estero. Nelle stesse ore il presidente dell'associazione dei giornalisti di Hangu, città della regione tribale di Kurram, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco mentre si trovava davanti al circolo della stampa locale. L'uomo, che si chiamava Misri Khan Orakzai e lavorava per un quotidiano in lingua urdu, di recente aveva ricevuto minacce per aver scritto articoli sui talebani e militanti islamici integralisti che controllano la frontiera afghana.

Iran: liberata escursionista americana
Le autorità iraniane hanno rilasciato Sarah Shourd, l'escursionista statunitense arrestata nel luglio del 2009 e trattenuta nel carcere di Teheran dopo aver sconfinato in Iran durante un trekking nel Kurdistan iracheno. La donna è stata momentaneamente trasferita all'ambasciata svizzera, ha reso noto il suo legale.

Medio Oriente
Ha preso il via oggi a Sharm el-Sheik, sul Mar Rosso, il secondo round dei negoziati diretti israelo-palestinesi. Dopo l’inaugurazione a inizio mese a Washington, con il premier israeliano Netanyahu e il presidente palestinese Abu Mazen accanto al capo della Casa Bianca Obama, i colloqui si spostano in queste ore prima in Egitto e poi - in serata - a Gerusalemme. Ad entrambi gli incontri partecipa il segretario di Stato americano, Hillary Clinton. Il servizio è di Graziano Motta:RealAudioMP3

E’ il primo degli incontri quindicinali concordati il 2 settembre scorso a Washington e dovrebbe far entrare nel vivo il negoziato, affrontando il problema controverso degli insediamenti ebraici in Cisgiordania: sia per il fatto che fra 12 giorni scadrà la moratoria unilaterale di dieci mesi che Netanyahu aveva imposto al loro sviluppo, sia soprattutto per la minaccia - ripetuta dal capo negoziatore palestinese Saeb Erekat - che se riprenderanno i lavori negli insediamenti, le trattative cesseranno. Netanyahu ha replicato, esigendo quel riconoscimento del carattere ebraico di Israele che precluderebbe il diritto di milioni di palestinesi di tornare nella terra dei loro padri, ma non per questo - ha detto - il negoziato deve cessare. Da dietro le quinte, alzano la voce i palestinesi di Hamas, al potere a Gaza: contestano Abu Mazen che si presta a trattative definite “umilianti e degradanti” ed anche “inutili”, perché i suoi eventuali risultati - sostengono - non saranno da essi mai riconosciuti.

Francia: legge anti velo e rom
La Francia adotterà oggi in via definitiva il disegno di legge che vieta di indossare il velo islamico integrale nei luoghi pubblici. Approda infatti al Senato l’esame del testo varato dai deputati dell’Assemblea nazionale lo scorso luglio. Se dovesse passare il provvedimento, le donne che continueranno a indossare il burqa o il niqab dovranno pagare una multa di 150 euro o seguire un corso di “educazione civica”.

Ue su espulsioni Francia
La commissaria Ue Viviane Reding ha annunciato l'avvio di “una procedura di infrazione contro la Francia” per applicazione discriminatoria della Direttiva sulla libera circolazione dei cittadini in merito alle recenti espulsioni dei rom. In un incontro con la stampa a Bruxelles, la Reding ha precisato che i tempi della procedura saranno molto rapidi: “Aspetto di poter procedere nelle prossime due settimane”.

Al via l’Assemblea generale dell’Onu
Si apre oggi a New York la 65.ma Assemblea generale delle Nazioni Unite, sotto la presidenza dello svizzero Joseph Deiss. I lavori entreranno nel vivo a partire da lunedì prossimo quando al Palazzo di Vetro si alterneranno al microfono i leader di oltre 140 Stati. Attesa per il dibattito previsto nei giorni 23-25 e 27-30 settembre, sul tema “Riaffermare il ruolo centrale delle Nazioni Unite nella governance globale”. Tra i temi ‘caldi’ per l’Assemblea il disarmo nucleare, il terrorismo e i disastri naturali che nell’ultimo anno hanno sconvolto il Pianeta.

Grecia, economia e scioperi
La Grecia ha ricevuto ieri la seconda tornata di aiuti dell’Unione europea e del Fondo Monetario Internazionale. Si tratta di 6,5 miliardi di euro, del pacchetto da 110 miliardi previsto per aiutare Atene ad uscire dalla crisi economica. La Banca centrale ellenica ha inoltre collocato sul mercato 1,17 miliardi di euro di bond a sei mesi, al tasso del 4,82%. La domanda è stata quattro volte l'offerta. Per le strade delle città greche continuano però le proteste contro il piano di austerità del governo. Oggi per il secondo giorno consecutivo i camionisti sono mobilitati contro la politica di liberalizzazione del settore, mentre la magistratura ha dichiarato illegale lo sciopero odierno dichiarato dai ferrovieri contro la parziale privatizzazione dell'impresa di Stato.

Bielorussia
Il parlamento della Bielorussia ha fissato le elezioni presidenziali per il prossimo 19 dicembre. La decisione è stata approvata con 108 voti su 110 deputati della camera dominata dai sostenitori di Alexander Lukashenko che guida ininterrottamente il Paese dal 1994 e corre adesso per un quarto mandato. Nelle ultime elezioni, avvenute nel 2006, Lukashenko, 56 anni, aveva raggiunto l'83 % dei voti, un risultato schiacciante che molti osservatori ritengono condizionato da brogli.

Italia-Libia peschereccio
“Quello che è successo l'altro ieri sera è un fatto che non doveva accadere e la Libia si è scusata”. Lo ha detto il ministro dell'Interno Italiano, Roberto Maroni, commentando la vicenda del peschereccio siciliano mitragliato da una motovedetta libica sulla quale erano presenti anche alcuni finanzieri italiani come osservatori. Il ministro Maroni ha disposto comunque un’inchiesta sulla vicenda e anche Tripoli ha nominato un comitato d’inchiesta, esprimendo “rammarico” per l’accaduto. Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, intanto, ha precisato che le “regole d’ingaggio” sui pattugliamenti congiunti “vanno chiarite e integrate”, mentre le opposizioni hanno chiesto al governo di riferire in Aula sul caso.

Somalia
Orrore senza fine in Somalia, dove due giovani riconosciuti colpevoli di furto, sono stati sottoposti all'amputazione di arti in base alla legge coranica della Sharia. L'esecuzione è avvenuta davanti a centinaia di persone il 4 settembre scorso, nella città somala di Beled-weyne a circa 300 chilomentri a nord di Mogadiscio. La pena è stata commutata da un tribunale islamico degli Shabaab, gli integralisti legati ad al Qaeda che controllano gran parte del territorio somalo a discapito del debole governo sostenuto dalla comunità internazionale.

Madagascar
Una conferenza nazionale per risolvere la crisi politica in Madagascar è in corso da ieri e per una settimana ad Antananarivo, alla presenza di 4mila rappresentanti della società civile e dei partiti politici locali. Assenti però i delegati dei tre principali movimenti d’opposizione che fanno capo a Ravalomanana, Ratsiraka e Zafy.

Venezuela: incidente aereo
Disastro aereo ieri in Venezuela. Un Atr-42-300, partito dall’isola caribica di Margarita, si è schiantato a una decina di km dalla sua destinazione di Puerto Ordaz, causando la morte di 15 persone. 36 i superstiti. Ancora da accertarsi le cause della tragedia.

Nucleare: il belga Nackaerts nuovo ispettore
Il presidente dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, Yukiya Amano, ha nominato ieri il belga Herman Nackaerts nuovo ispettore capo dell’organizzazione. Il 59.enne dirigerà, quindi, la divisione salvaguardie dell’Aiea, incaricata di verificare che le attività nucleari degli Stati membri abbiano carattere esclusivamente pacifico. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 257

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