Kenya: servono urgentemente cure palliative per i bambini sieropositivi
Da un nuovo rapporto dell'organizzazione Human Rights Watch (Hrw) emerge la necessità
che il governo del Kenya si impegni di più a favore delle cure palliative per i bambini
affetti da malattie croniche, compresi l'Hiv e l'Aids. Il rapporto, 'Needless Pain:
Government Failure to Provide Palliative Care for Children in Kenya', evidenzia i
notevoli passi avanti fatti dal governo riguardo alla somministrazione delle terapie
antiretrovirali (Art) e quanto ci sia ancora da fare per alleviare il dolore di tanti
bambini, che vivono lunghe agonie, affetti da cancro, Hiv/Aids. La mancanza di una
politica nazionale sulle cure palliative, i servizi precari di assistenza ai bambini,
la scarsa disponibilità dei trattamenti contro i dolori cronici e la mancanza di una
guida per gli operatori sanitari sull'utilizzo degli oppiacei, sono alcuni dei principali
ostacoli per l'accesso dei bambini a cure adeguate contro il dolore. Il Kenya Hospices
and Palliative Care Association (Kehpca) - riferisce l'agenzia Fides - sta lavorando
con il governo per un servizio di cure palliative ai pazienti malati di Hiv e cancro
in 10 strutture ospedaliere governative nel Paese. Purtroppo, anche se l'Organizzazione
Mondiale della Sanità raccomanda la somministrazione della morfina e di altri farmaci
oppiacei e il governo del Kenya li considera come farmaci essenziali, non sono così
diffusi nelle strutture ospedaliere. L'appello al governo è non solo di migliorare
il trattamento contro il dolore dei bambini ma integrare meglio l'intera gamma di
cure palliative pediatriche nel sistema sanitario del Paese. Nel 2008, l'Hrw aveva
criticato il governo per non aver prestato le attenzioni adeguate alle cure pediatriche
con gli Art, a cui solo il 24% dei bambini che ne hanno bisogno hanno accesso. Tuttavia,
secondo la Sessione speciale dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite sui progressi
fatti nel campo di Hiv/Aids in Kenya, molte Ong, la società civile e gli ufficiali
del governo hanno riscontrato che la maggior parte delle persone che ne hanno bisogno
non hanno accesso alle cure palliative e al trattamento delle infezioni correlate
con l'Hiv. (R.P.)