Non dà tregua la terribile ondata di maltempo che dal 16 agosto scorso investe il
continente africano. L’agenzia Misna, citando i dati dell’Ufficio per il coordinamento
degli affari umanitari (Ocha), ha diffuso dati che non lasciano adito a interpretazioni:
oltre 70mila sono i senzatetto, 144mila le persone colpite dalle alluvioni, le peggiori
degli ultimi dieci anni, 30mila gli ettari di colture distrutti nelle regioni del
Ciad. A questi e al bilancio delle vittime già accertate, vanno aggiunto il rischio
di epidemie, aggravato anche dalla mancanza di acqua potabile e di condizioni igieniche
adeguate, e il rallentamento dei soccorsi, causato dal persistere del maltempo. In
Ghana, ad esempio, l’apertura della diga Bagré, nel vicino Burkina Faso, ha causato
18 morti, mentre c’è il problema di diverse centinaia di persone che, nonostante i
pericoli, non hanno alcuna intenzione di abbandonare le proprie case. Nella capitale
Accra, inoltre, si contano già 30 vittime. Non è migliore la situazione in Mauritania,
da settimane nella morsa delle piogge, dove quattro persone sono morte colpite da
un fulmine e sette sono rimaste ferite a Idini, a una cinquantina di chilometri dalla
capitale Nouakchott. (R.B.)