Sono 40mila le donne capofamiglia nel nord dello Sri Lanka: di queste il 50 per cento
è single e sotto i 30 anni e, oltre a mantenersi, deve mantenere il resto della famiglia.
Sono questi i dati riportati dall’Association for war-affected women, un’organizzazione
no profit che si occupa di donne vittime di guerra. Pur avendo sostituito gli uomini
in quasi tutti i settori dell’economia e pur essendo più puntuali e più efficienti,
continua la discriminazione nei loro confronti da parte dei datori di lavoro, soprattutto
per quanto riguarda la retribuzione, che si aggira in media a meno di un dollaro al
giorno. Alla base di questo cambiamento sociale c’è la guerra civile che ha imperversato
nel nord del Paese tra gli anni ’70 e il 2009. Lo scontro tra forze governative e
tigri Tamil ha creato, infatti, una vera e propria emergenza sociale, che, come afferma
l'agenzia Fides, ha causato più di 20mila vittime di guerra, 280mila sfollati e 89mila
vedove. (M.O)