Appello dei vescovi greco-cattolici dell’Ucraina alla convivenza tra religioni
diverse
Un appello alle autorità affinché non consentano provocazioni basate sull’inimicizia
religiosa, sull’intolleranza e sulla limitazione dei diritti costituzionali dei cittadini
riguardo i simboli della propria fede. È questo, secondo quanto riportato dall’Osservatore
Romano, il contenuto del documento finale del sinodo dei vescovi della Chiesa greco-cattolica
in Ucraina che si è svolto a L’viv. I vescovi facevano riferimento al comunicato stampa
diffuso dall’eparchia di Odessa della Chiesa ortodossa ucraina-Patriarcato di Mosca
per chiedere che non fosse autorizzata la costruzione di una chiesa greco-cattolica
a Odessa. Durante il sinodo, comunque, si è parlato anche di evangelizzazione, di
migrazione e dell’organizzazione del prossimo Consiglio del Patriarcato che si terrà
a Prudentópolis, in Brasile, nel 2011. Per quanto riguarda il primo tema, in particolare,
si è fatto il punto sugli statuti, precedentemente approvati, del comitato preposto
e sulla prossima pubblicazione del catechismo. L’assemblea, comunque, “non è un Parlamento
in cui le questioni vengono decise dalla maggioranza, ma un luogo dove i responsabili
della Chiesa si mettono alla ricerca della volontà di Dio”, aveva ricordato alla vigilia
dell’apertura dei lavori il cardinale arcivescovo maggiore di Kyiv-Haly, Lubomyr Husar.
(R.B.)