I vescovi indiani: le scuole cattoliche al fianco dei ragazzi più poveri
Il sapere e l’educazione possono combattere la povertà. È il messaggio lanciato dalla
Commissione per l’educazione e la cultura della Conferenza episcopale indiana, che
ha chiesto a tutti gli istituti cattolici di dare preferenza a poveri, emarginati
e a tutti coloro che hanno difficoltà economiche. L’educazione dei poveri, rende noto
l’agenzia AsiaNews, è una delle 10 strategie promosse dalla Commissione per combattere
la povertà in India. In un documento, dal titolo “Politiche per un’azione strategica”,
pubblicato all’inizio di settembre e frutto dei due anni di incontri organizzati dalla
commissione nelle varie regioni dell’India, si chiede a tutti gli istituti cattolici
di identificare i ragazzi in età scolare con difficoltà economiche e dare loro un’educazione
gratuitamente. “Ciascun istituto dovrà identificare nelle proprie vicinanze i giovani
che non possono permettersi un’educazione, dando loro la possibilità di studiare gratis”,
annuncia padre Kuriala Chittattukalam, direttore della Commissione, sottolineando
che ciascuna scuola dovrà abilitare del personale specializzato per compiere un’indagine
e stabilire un fondo speciale dedicato agli studenti bisognosi. “Stiamo lavorando
per sviluppare tutta la politica educativa delle scuole cattoliche – continua il sacerdote
– quindi abbiamo escogitato uno strumento di valenza scientifica pratico e di facile
comprensione”. Tra le iniziative per combattere la povertà in India, la Commissione
propone inoltre una serie di progetti, come la diffusione della fede cristiana in
modo creativo, l’analisi dei cambiamenti sociali nelle scuole cattoliche, l’emancipazione
femminile attraverso l’educazione integrale della persona, il coinvolgimento delle
comunità nel combattere il lavoro minorile e nel sostegno alle famiglie disagiate.
(L.G.)