DUBBIO DELLA SETTIMANA: la libertà ci consente di essere religiosi?
Il pensiero progressista, che a ragione celebra la libertà in tutte le sue forme,
include effettivamente in essa anche la libertà di religione? Senza bisogno di spingerci
in quei regimi che ostacolano l'efettiva autonomia di culto, siamo proprio sicuri
che la cultura imperante laica e materialistica non veicoli un sottile e malcelato
disprezzo per la fede? Il sospetto era venuto anche a Gilbert Keith Chesterton: "Il
problema non è se la religione ci consenta di essere liberi, ma se (nel migliore dei
casi) la libertà ci consenta di essere religiosi".