Kenya: cautela delle Chiese per i risultati dell’ultimo censimento sull'aumento dei
cristiani
Le Chiese cristiane del Kenya giudicano con cautela i dati emersi dall’ultimo censimento
nazionale effettuato nel 2009 che indicano un discreto aumento dei cristiani nel Paese.
Secondo il censimento, i cui risultati sono stati resi noti il 30 agosto, i cristiani
in Kenya sono oggi 31,8 milioni, pari all’82% della popolazione complessiva, il 4%
in più del precedente censimento del 1989. Secondo il vescovo anglicano di Nyahururu,
Charles Gaita queste cifre non devono ingannare: “L’aumento può essere forse il risultato
di un intenso lavoro di evangelizzazione , ma quello che ci preoccupa è che molti
di questi cristiani lo sono solo di nome”, ha detto all’agenzia ecumenica Eni il vescovo
anglicano di Nyahururu, Charles Gaitache che ha sottolineato la necessità di “insegnare
ai fedeli come fare crescere la fede nei loro cuori”. Un giudizio condiviso da diversi
altri leader cristiani keniani che fanno notare come una parte significativa di coloro
che si definiscono cristiani non frequenta le messe domenicali e conduce una vita
che non corrisponde ai precetti della loro fede. Secondo il pastore Wellington Mutiso,
segretario generale dell’Alleanza evangelica del Kenya, “molte persone si classificano
come cristiane per motivi identità o per affiliazione familiare”. Per il sacerdote
cattolico Malora Wesoga dell’arcidiocesi di Nairobi la crescita può essere forse attribuita
al fatto che le famiglie cristiane si impegnano di più a trasmettere la loro eredità
religiosa ai figli, ma anche alle conversioni da altri religioni. Dal censimento –
riferisce l’Eni ripresa dall’agenzia apic - la Chiesa cattolica risulta essere individualmente
quella con il maggior numero di fedeli, che sono 9 milioni. Le Chiese protestanti,
invece, contano in tutto 18 milioni di fedeli a cui vanno aggiunti i 4,5 milioni di
altre comunità cristiane. Quanto ai musulmani essi sarebbero 4,3 milioni. (L.Z.)