Appello dell'Onu per la difesa delle risorse idriche mondiali
L’uomo ha sempre più bisogno di acqua e, al tempo stesso, ci sono ecosistemi animali
e naturali che non possono sopravvivere senza questa, quindi sono a rischio estinzione.
Perciò occorre una riflessione ampia sul tema, come quella che si sta facendo alla
20.ma Settimana mondiale dell’acqua, in corso fino a sabato a Stoccolma. In questo
contesto, scrive la Misna, è stato diffuso il rapporto del Programma delle Nazioni
Unite per l’ambiente (Pnue) in cui si evidenzia la necessità di individuare nuove
legislazioni e nuovi strumenti per raggiungere un maggiore equilibrio tra uomo e ambiente
e proteggere, in particolare, le fonti d’acqua dolce. Il rapporto s’intitola “Verso
delle leggi sull’acqua più verdi: gestione delle riserve di acqua dolce per le persone
e l’ambiente” e fornisce dati allarmanti: 1.8 milioni di bambini entro i cinque anni
muoiono ogni anno perché non hanno eccesso all’acqua né a servizi igienici adeguati,
fatto che li rende vittima di malattie mortali. Si potrebbe quindi arrivare a 135
milioni di vittime infantili entro il 2020. Il rapporto chiarisce che solo due terzi
del pianeta sono coperti d’acqua, ma di questa solo il 2,5% è dolce e solo l’1 a disposizione
del consumo umano: da ciò deriva il rischio di perdita della biodiversità nei fiumi
e nei laghi, al quale si può ovviare con l’introduzione di leggi eco-sostenibili e
con l’incremento degli investimenti nella green economy in favore di energie pulite
e rinnovabili e del monitoraggio delle risorse idriche. (R.B.)