Sospesa la pena di morte alla lapidazione per Sakineh
Le autorità iraniane hanno sospeso la condanna a morte per lapidazione di Sakineh.
Lo fa sapere il ministro degli Esteri di Teheran, spiegando che ci sarà la revisione
del caso. E’ quanto avevano chiesto diverse voci autorevoli della comunità internazionale.
Stamani, il parlamento europeo aveva votato una risoluzione apposta, chiedendo proprio
la sospensione e deplorando la pena di morte per lapidazione. Nella risoluzione dell'europarlamento
si toccano - tra l'altro - anche i casi di Zahra Bahrami (cittadina olandese imprigionata
dal regime di Teheran), del diciottenne Ebrahim Hamidi, condannato a morte per sodomia.
Si “esprime profonda costernazione per il fatto che l'Iran continui a trovarsi nel
gruppo dei pochissimi Paesi, insieme all'Afghanistan, la Somalia, l'Arabia Saudita,
il Sudan e la Nigeria, che ancora praticano la lapidazione”.
Ali Khamenei
sminuisce le sanzioni internazionali a Teheran La Guida suprema iraniana, l'ayatollah
Ali Khamenei, ha assicurato che Teheran renderà “inefficaci” anche le più recenti
sanzioni internazionali contro il suo programma nucleare. “La nazione ed i suoi responsabili
sventeranno sicuramente le sanzioni e le renderanno inefficaci” come è avvenuto “in
questi ultimi tre decenni”, ha detto Khamenei in un discorso diffuso dai media ufficiali.
L'ayatollah, che ha l'ultima parola sui dossier politici più importanti, si è appellato
a “una vera resistenza economica” di fronte alla pressione internazionale. Il Consiglio
di sicurezza dell'Onu ha varato, il 9 giugno scorso, un pacchetto di misure contro
l'Iran che aveva rigettato l'invito a sospendere l'arricchimento dell'uranio, sospettato
di avere scopi militari, malgrado le smentite di Teheran.
Evasione record
in Nigeria: 732 detenuti liberati da fondamentalisti Almeno 732 detenuti del
carcere di Bauchi, nel nord della Nigeria, sono evasi in seguito ad un attacco di
presunti fondamentalisti islamici. Tra i detenuti vi sono degli estremisti islamici.
In
Algeria “appelli alla pace” di leader di gruppi armati Un gruppo di emiri tra
cui Hassan Hattab, fondatore del Gruppo salafita per la predicazione e il combattimento
(Gspc), oggi Al Qaeda per il Maghreb Islamico, hanno lanciato un appello “ai combattenti
ancora attivi invitandoli a deporre le armi e beneficiare della Charta per la pace
e la riconciliazione nazionale”. La lotta armata, si legge in una lettera, pubblicata
dal quotidiano Echourouk, “non può essere benefica nè per la nazione, nè per i musulmani,
nè tanto meno per l'Islam”. Quelli che appaiono come “pentiti”, tra cui anche alcuni
fondatori del Fis (Fronte islamico per la salvezza) e del violento Gia (Gruppo islamico
armato), chiedono agli emiri alla guida dei gruppi armati di decretare “una tregua,
almeno per qualche mese”, che permetta “di riportare la fiducia tra le persone” e
faccia “uscire l'Algeria musulmana da una crisi sanguinaria”. Diversi appelli sono
già stati lanciati da Hattab anche lo scorso anno.
Fmi: la ripresa mondiale
è fragile, allarme disoccupazione La ripresa mondiale “resta fragile” e i rischi
al ribasso per l'economia “restano elevati”. È l'analisi del Fondo monetario internazionale
(Fmi) che, soprattutto per le economie avanzate, punta il dito su un “elevato livello
di disoccupazione che pone grandi sfide sociali”. Nella bozza del World economic outlook
anticipato dall'Ansa, il Fmi stima che “più di 200 milioni di persone nel mondo sono
disoccupate, con un aumento di oltre 20 milioni dal 2007”. Il Fmi raccomanda “il consolidamento
fiscale già nel 2011” e poi lancia l’allarme sul settore finanziario: in molte economie
avanzate, si legge, “il settore finanziario resta il tallone d'Achille delle prospettive
di ripresa della domanda privata”.
Vittime nel nordovest del Pakistan per
i missili contro postazioni di talebani Almeno quattro insorti sono rimasti
uccisi dai missili sparati da un drone Usa nel secondo attacco di oggi, avvenuto nel
nordovest del Pakistan, una delle roccaforti dei talebani legati ad al Qaeda. Nel
frattempo, è salito a dieci il bilancio delle vittime del primo attacco avvenuto quando
un drone americano ha sparato missili sempre nella provincia tribale del Waziristan
del Nord.
Baghdad colpita da tre attentati: tre morti e 23 feriti Diversi
attentati hanno sconvolto questa mattina le strade di Baghdad. L’attacco più sanguinoso
è avvenuto al terminal del quartiere di Bayaa, nella zona sudovest della capitale
irachena, dove l’esplosione di un’autobomba e di un altro ordigno hanno provocato
la morte di tre persone e il ferimento di 23. Tra i feriti, vi sono 10 membri delle
forze di sicurezza irachena. Altre due autobomba sono esplose quasi simultaneamente
sulla strada al-Sheikh Omar, nel centro della capitale, provocando la morte di una
persona e il ferimento 12 passanti.
Autocarri davanti al parlamento di Atene
contro la liberalizzazione nei trasporti Decine di autocarri sono stati parcheggiati
stamani davanti al parlamento, nel centro di Atene, per protestare contro la politica
di liberalizzazione del settore annunciata dal governo. I camionisti avevano chiesto
un periodo di transizione più lungo, ma si sono visti rispondere di no. La manifestazione
ad Atene coincide con uno sciopero di quattro ore dei trasporti urbani, suburbani
e ferroviari contro le riforme annunciate.
Messico: sette morti per le piogge
torrenziali Le violente piogge che si sono abbattute su cinque Stati del sud
e dell'est del Messico in questi ultimi giorni hanno fatto sette morti e 914 mila
sinistrati. Nel solo Stato di Veracruz, sul Golfo del Messico, nell'est, il numero
di sinistrati è passato da 200 mila a 500 mila, 16 mila dei quali sono ospitati in
centri di soccorso. "Il livello dell'acqua continua a salire e le zone inondate ad
aumentare", ha detto il governatore del Veracruz, Fidel Herrera.
La febbre
dengue colpisce l’India, minacciati i Giochi del Commonwealth Cresce l’emergenza
umanitaria a Nuova Delhi per un’epidemia di febbre dengue che ha già colpito 1.300
persone e che ogni giorno provoca circa nuove 50 nuove infezioni. A favorire la diffusione
del virus sono i numerosi cantieri edilizi che, con le piogge monsoniche, si trasformano
in potenziali focolai di riproduzione delle zanzare infette. La dengue sta minacciando
la buona riuscita dei Giochi del Commonwealth, l’evento sportivo internazionale che
si svolgerà nella capitale indiana dal 3 al 14 ottobre. Le autorità indiane stanno
prendendo precauzioni e hanno avviato le operazioni di disinfestazioni degli stadi,
delle strutture sportive e del villaggio olimpico.
Un nuovo attacco dei
guerriglieri colombiani provoca la morte di sei poliziotti Sono rimasti uccisi
in un attacco dei guerriglieri sei poliziotti colombiani, l’ultimo di una lunga serie
che ha provocato nelle ultime settimane 45 vittime tra soldati e ribelli. L’attacco
di ieri è avvenuto nella provincia meridionale di Narino, il posto chiave per la produzione
di droga e operazioni di contrabbando delle Farc, le Forze armate rivoluzionarie colombiane,
e dell’Esercito di liberazione nazionale. Le autorità hanno detto che i guerriglieri
di entrambi gli schieramenti hanno assaltato una stazione di polizia nei pressi della
città di Samaniego con pistole e ordigni artigianali. (Panoramica internazionale
a cura di Fausta Speranza e Elisa Castellucci)
Bollettino del Radiogiornale
della Radio Vaticana Anno LIV no. 251
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