La Santa Sede contro il rogo del Corano: gesto di grave oltraggio
Il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso ha accolto con “viva preoccupazione”
la notizia della proposta, lanciata da una comunità evangelica degli Stati Uniti,
di una Giornata del rogo del Corano, il “Koran Burning Day”, per l’11 settembre, anniversario
dei tragici attacchi terroristici che nel 2001 causarono numerose vittime innocenti
e ingenti danni materiali. Il servizio di Sergio Centofanti:
“A quei deprecabili
atti di violenza – afferma un comunicato del dicastero vaticano - non si può porre
rimedio contrapponendo un gesto di grave oltraggio al libro considerato sacro da una
comunità religiosa. Ogni religione, con i rispettivi libri sacri, luoghi di culto
e simboli ha diritto al rispetto ed alla protezione: si tratta del rispetto dovuto
alla dignità delle persone che vi aderiscono ed alle loro libere scelte in materia
religiosa”.
“La necessaria riflessione che si impone a tutti nel ricordo
dell’11 settembre – prosegue il comunicato del dicastero - rinnova, anzitutto, i nostri
sentimenti di profonda solidarietà con quanti sono stati colpiti dagli orrendi attacchi
terroristici. A tali sentimenti si unisce la nostra preghiera per essi e per i loro
cari che hanno perso la vita. Tutti i responsabili religiosi e tutti i credenti sono
chiamati anche a rinnovare la ferma condanna di ogni forma di violenza, in particolare
quella compiuta in nome della religione”. Giovanni Paolo II – ricorda il comunicato
– ha affermato che “il ricorso alla violenza in nome di una credenza religiosa è una
perversione degli insegnamenti stessi delle maggiori religioni” (Discorso al nuovo
Ambasciatore del Pakistan, 17.12.1999), mentre Benedetto XVI ha dichiarato che “l’intolleranza
e la violenza non possono mai essere giustificate come risposte alle offese, perché
non sono compatibili con i sacri principi della religione” (Discorso al nuovo Ambasciatore
del Marocco, 20.02.2006).
Da parte loro i rappresentanti di varie religioni
negli Stati Uniti, tra cui l'arcivescovo emerito di Washington, il cardinale Theodore
McCarrick, hanno condannato duramente in una dichiarazione comune la proposta del
“Koran Burning Day” lanciata da una comunità evangelica della Florida, denunciando
con forza quella che hanno definito "frenesia anti-musulmana". “Non è questa la vera
America – ha detto il cardinale McCarrick - non lo è mai stata e mai dovrà esserlo.
Quel che diciamo in questo documento è che per noi l’America vera è un posto dove
le religioni sono rispettate”.