2010-09-08 10:51:53

La musica di Mozart, raggio della bellezza del Cielo che illumina anche la morte: così il Papa al Concerto a Castel Gandolfo


Nella musica di Mozart si percepisce “un raggio della bellezza del Cielo”, la “luminosa risposta dell’Amore divino, che dona speranza” anche nel buio della sofferenza e della morte: è quanto ha affermato Benedetto XVI ieri sera al termine del concerto in suo onore nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, offerto dalla Pontificia Accademia delle Scienze. L’Orchestra di Padova e del Veneto, diretta dal maestro Claudio Desideri, e il coro “Accademia della Voce” di Torino, diretto da Sonia Franzese, hanno eseguito la Messa da Requiem in Re minore di Wolfgang Amadeus Mozart. Il servizio di Cecilia Seppia.RealAudioMP3

(Requiem)

Un momento di gioia interiore e riflessione spirituale, che porta ad una “meditazione drammatica ma serena sulla morte”: così Benedetto XVI, al termine del concerto in suo onore, riflette sul Requiem di Mozart, sottolineando il particolare affetto che lo lega al sommo musicista:

“Ogni volta che ascolto la sua musica non posso non riandare con la memoria alla mia chiesa parrocchiale, quando, da ragazzo, nei giorni di festa, risuonava una sua “Messa”: nel cuore percepivo che un raggio della bellezza del Cielo mi aveva raggiunto, e questa sensazione la provo ancora ogni volta, anche oggi”.

In lui, dice il Papa, “ogni cosa è in perfetta armonia”, in ogni nota, in ogni frase musicale, anche “gli opposti sono riconciliati” e “la ‘serenità mozartiana’ avvolge tutto”:

“E’ un dono questo della Grazia di Dio, ma è anche il frutto della viva fede di Mozart, che – specie nella sua musica sacra – riesce a far trasparire la luminosa risposta dell’Amore divino, che dona speranza, anche quando la vita umana è lacerata dalla sofferenza e dalla morte”.

Citando una lettera che l’artista austriaco scrisse al padre, nella quale la morte viene descritta come amica sincera e carissima dell’uomo, in ultimo la chiave della felicità terrena, il Papa sottolinea:

“È uno scritto che manifesta una fede profonda e semplice, che emerge anche nella grande preghiera del Requiem, e ci conduce, allo stesso tempo, ad amare intensamente le vicende della vita terrena come doni di Dio e ad elevarci al di sopra di esse, guardando serenamente alla morte come alla ‘chiave’ per varcare la porta verso la felicità eterna”.

“Il Requiem di Mozart – ha concluso il Papa – è un’alta espressione di fede, che ben conosce la tragicità dell’esistenza umana e che non tace sui suoi aspetti drammatici, e perciò è un’espressione di fede propriamente cristiana, consapevole che tutta la vita dell’uomo è illuminata dall’amore di Dio”.

(Requiem)







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