Filippine: i vescovi di Mindanao ottimisti sulla prossima tornata di negoziati di
pace
I vescovi di Mindanao salutano con moderato ottimismo la notizia della prossima ripresa
dei negoziati fra il governo di Manila e il gruppo ribelle Fronte islamico di liberazione
Moro (Milf). Le trattative – riferisce l’agenzia Ucan - dovrebbero riprendere, dopo
la fine del Ramadan, il 10 settembre. “Siamo fiduciosi che l’attuale governo e la
delegazione dei ribelli riusciranno a raggiungere un accordo di pace comprensivo”,
ha dichiarato l’ausiliare di Cotabato, mons. José Colin Bagaforo. Secondo il presule
sarebbe opportuno che al nuovo tavolo dei negoziati voluto dal neo-Presidente Benigno
Aquino III siano invitati a partecipare anche rappresentanti delle comunità tribali
e di altri settori della società civile. Intanto, continua l’impegno della Chiesa
locale per la pacificazione della provincia. L’arcivescovo Cagayan de Oro City Antonio
Ledesma, d’intesa con l’esercito filippino e un’organizzazione non governativa locale
ha lanciato una nuova iniziativa per promuovere “la cultura della pace” nella regione.
“Tutti i nostri sforzi per costruire una pace duratura dovrebbero andare oltre alle
differenze religiose, culturali e sociali”, afferma il presule in una nota pubblicata
sul sito della Conferenza episcopale (Cbcp). Le trattative tra Manila e il Milf, che
dal 1970 si batte per uno Stato indipendente islamico nel sud delle Filippine, vanno
avanti a fasi alterne dal 1997. L’ultima tornata di negoziati aveva subito una battuta
di arresto nel 2008, dopo gli attacchi lanciati a Mindanao da alcuni commandos del
Milf in risposta alla sentenza della Corte costituzionale filippina che aveva bocciato
la legittimità di una proposta di accordo. (L.Z.)