In Botswana è più facile l’accesso dei rifugiati ai farmaci per l’Hiv
Il Botswana è il primo Stato dell’Africa meridionale a usufruire del programma di
trattamento dell’Hiv con farmaci antiretrovirali e vi include anche i rifugiati presenti
nel Paese. L’agenzia Fides, infatti, scrive che il governo locale ha chiesto agli
Stati Uniti un programma parallelo per i 3400 rifugiati a Dukwi, provenienti da Zimbabwe,
Namibia, Angola e Somalia. Finora 170 rifugiati hanno iniziato il trattamento e altri
65 sono monitorati da un programma della Croce Rossa, con la supervisione dell’Acnur
e finanziato dai fondi del President’s emergency plan for Aids relief degli Usa. Da
quest’anno, inoltre, anche le donne rifugiate sieropositive, e non solo quelle originarie
del Botswana, possono utilizzare i servizi di prevenzione per la trasmissione materno
infantile. Purtroppo, però, non si sà ancora per quanto tempo gli Stati Uniti continueranno
a distribuire aiuti ai profughi. Nell’Africa meridionale, infine, è previsto l’accesso
agli antiretrovirali per i profughi in Zambia, Namibia e Sudafrica; gli altri Paesi
vi provvedono in via non ufficiale. (R.B.)