Honduras. L’omelia di mons. Pineda sull’essere migrante: “Lo è stato anche Gesù”
“Ognuno ha la sua parte di responsabilità, nessuno può ignorare questa realtà, in
particolare ciò che riguarda il massacro di 72 persone a Tamaulipas”: così il vescovo
ausiliare dell’arcidiocesi di Tegucigalpa, in Honduras, mons. Juan José Pineda, ha
ricordato la vicenda nel corso della sua omelia, in cattedrale, domenica scorsa, nello
stesso giorno in cui venivano celebrati i funerali dei migranti uccisi dai narcotrafficanti
in Messico. Il presule, riferisce la Fides, ha sottolineato che “essere migrante è
un diritto delle persone” e ha ricordato che anche Gesù con la Madonna e San Giuseppe,
lo sono stati, una volta fuggiti dall’Egitto. Mons. Pineda, infine, si è rivolto ai
fedeli, esortandoli a vivere nella fratellanza: “Perché chi vive vedendo nemici dappertutto
vive sulla difensiva – ha detto – e colui che vive vedendo nemici dappertutto vive
attaccando gli altri, così non può vivere nella pace. Dobbiamo creare un mondo di
pace dove vivere come fratelli”. (R.B.)