Tappa in Austria per il pellegrinaggio verde dei vescovi europei
“In questo sistema di mercato, Signore, dove tutto ha un prezzo ma nulla ha valore,
dove si svende il futuro in cambio del guadagno immediato, aiutaci a formare in noi
un’adeguata coscienza etica, che veda nella creazione una ricchezza di doni per tutta
l’umanità e per le generazioni future. Aprici a una nuova cultura che ci faccia sentire
amministratori e non possessori della terra, che ci faccia responsabili e pronti a
risanare quelle situazioni concrete presenti ovunque, per le nostre strade, nelle
fabbriche e nelle nostre case”. Così uno dei principali passaggi della preghiera ecumenica
per il creato, pronunciata ieri nella cattedrale austriaca di St. Pölten, in occasione
della tappa austriaca del pellegrinaggio ecologico organizzato dal Consiglio delle
Conferenze episcopali d’Europa (Ccee). Alla celebrazione erano presenti il vescovo
cattolico della diocesi, mons. Klaus Küng, il metropolita ortodosso d’Austria ed esarca
d’Ungheria, Michael Staikos, e il rappresentante evangelico di Lower (Austria), Paul
Weiland, oltre a rappresentanti della Rete europea cristiani per l’ambiente. Nell’incontro
con la stampa a margine del pellegrinaggio, padre Duarte Da Cunha, segretario generale
del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee), ha lanciato l’invito a
“comprendere la complessità delle tematiche ecologiche e il loro significato” attraverso
il ritorno alla “bellezza del creato, che l’uomo deve contemplare e apprezzare e non
distruggere o contaminare”. “Protezione dell’ambiente, della natura e della vita sono
temi interconnessi”, ha aggiunto il ministro slovacco Jan Figel, ricordando che “proteggere
la natura è proteggere la vita sulla terra”. Mentre il presidente del Pontificio Consiglio
della giustizia e la pace, cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, ha evidenziato che
“l’uomo deve amministrare l’ambiente come se amministrasse la propria casa. Quindi
– ha concluso il porporato - se vogliamo vivere in un ambiente che rispecchi la ‘bellezza
iniziale del creato’, dobbiamo prenderci cura di esso”. (M.G.)