Cile: l’arcivescovo di Santiago consegna ai 33 minatori intrappolati un Rosario, dono
del Papa
L’arcivescovo di Santiago del Cile, cardinale Francisco Javier Errázuriz, ha visitato
ieri i parenti dei 33 minatori intrappolati nella miniera di San José da oltre 25
giorni. Ha celebrato la Santa Messa e ha consegnato ai familiari di questi lavoratori
un dono speciale: una corona del Santo Rosario benedetta da Benedetto XVI. Il servizio
di Luis Badilla:
Il porporato
si è intrattenuto con ciascuna delle famiglie dei minatori. Il cardinale, accolto
con affetto, ha ricordato ancora una volta le parole pronunciate dal Papa nel corso
dell'Angelus del 29 agosto. “Desidero ricordare con particolare affetto – ha detto
il Santo Padre in quell’occasione - i minatori che si trovano intrappolati nel giacimento
di San José, nella regione cilena di Atacama”. “Affido loro e i loro familiari all’intercessione
di San Lorenzo, assicurando loro la mia vicinanza spirituale e le mie continue preghiere,
perché mantengano la serenità e la speranza di una felice conclusione delle operazioni
che si stanno portando a termine per la loro liberazione”. Oggi, ha detto il cardinale
Francisco Javier Errázuriz, “desidero rinnovare questo suo speciale affetto e la sua
preoccupazione attraverso la consegna di una corona del Rosario a ciascuno dei minatori
tramite un loro parente vicino”. Colpisce, ha poi aggiunto il porporato nel corso
di un incontro con la stampa insieme con il vescovo della diocesi di Copiapò, mons.
Gaspar Quintana, come questo fatto abbia “unito tutti noi come una sola famiglia”
e come tutti in Cile seguano “costantemente quanto stia accadendo qui”. D'altra parte,
l’arcivescovo di Santiago ha anche osservato che colpisce tutti “il valore e la forza,
nonché la gioia e la solidarietà, con la quale questi nostri fratelli hanno affrontato
la loro situazione”. All momento del congedo il porporato ha nuovamente affidato i
minatori alla protezione della “Virgen de la Candelaria” e a San Lorenzo come già
aveva fatto il Santo Padre, sottolineando: “Tutti gli sforzi che si stanno realizzando
ribadiscono e proclamano ancora una volta il valore della vita umana”. Intanto, da
cinque giorni la trivellatrice speciale fatta arrivare dalla Germania lavora per scavare
un pozzo profondo almeno 700 metri e largo 60 centimetri attraverso il quale si dovrebbero
raggiungere i minatori per procedere poi a riportarli in superficie. Esperti cileni
e statunitensi, svolgono una sorta di piano di lavoro con i minatori assegnando loro
dei compiti e altre attività con lo scopo di assicurare un equilibrio psicologico
compatibile con le condizioni di vita e un alto spirito collaborativo. Sono condizioni
ritenute indispensabili nell'eventualità che i tempi siano così lunghi come si prospetta.
Ad ogni modo è certo, assicurano le autorità cilene, che sono allo studio ulteriori
alternative che magari consentano di accorciare i tempi dell’operazione di soccorso.