Senegal: per i bambini disabili mancano assistenza e strutture idonee
In Senegal molte donne si rifiutano di portare i propri figli mentalmente disabili
sui mezzi di trasporto pubblici, le famiglie nascondono i bambini che soffrono di
disturbi mentali o neurologici, ed alcuni genitori addirittura li disconoscono. Secondo
le ultime statistiche dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, dal 2004, 13.4 milioni
di persone in Africa sono state colpite da disturbi depressivi unipolari, 7.7 milioni
da epilessia, 2.7 milioni da disturbi affettivi bipolari e 2.1 milioni da schizofrenia.
Nella società senegalese avere un figlio affetto da disturbi mentali costituisce uno
stigma, è credenza comune che sia una maledizione, una punizione divina per infedeltà
della madre del bambino al marito. Non c'è assistenza sufficiente e le strutture per
queste persone mentalmente disabili sono precarie; l'unica scuola del paese è l'Education
and Training Centre for the Mentally Disabled (Cefdi). Non esistono statistiche nazionali
sul numero dei bambini handicappati, nel 2009 l'istituto ha mandato via 54 degli 81
bambini provenienti da tutto il Senegal per mancanza di posti per nuovi studenti.
Quando sono state aperte le iscrizioni per l'anno accademico 2010-11, si sono presentate
20 famiglie in due giorni. Nel Paese sono presenti anche 5 istituti privati per bambini
mentalmente handicappati, 4 a Dakar ed 1 nella città settentrionale di Saint Louis,
tuttavia molte famiglie non hanno le possibilità economiche per frequentarli. Il Cefdi,
che accoglie bambini con la sindrome di Down, epilessia, e diversi altri disturbi,
ha 2 specialisti e 3 insegnanti, che sono stati formati per insegnare ai 109 studenti
dai 4 ai 20 anni di età mentalmente disabili. (R.P.)