Kenya: Ong cattolica contro la tratta degli esseri umani
Tra le 600mila e i 2 milioni di persone sono vittime ogni anno del traffico di esseri
umani. Tra i Paesi colpiti da questo crimine in Africa vi è il Kenya. Secondo il Trafficking
in Persons Report (Tip), un rapporto presentato dal governo Usa ogni anno, il Kenya
è un punto di origine, di transito e di destinazione di uomini, donne e bambini vittime
del traffico di persone, costrette al lavoro forzato, al lavoro minorile e allo sfruttamento
sessuale. In particolare, i bambini vittime del traffico vengono impiegati nei lavori
domestici, come schiavi sessuali, soprattutto nel turismo sessuale lungo l’area costiera,
nel lavoro forzato in agricoltura (per esempio nelle piantagioni di fiori, esportati
in Europa), nella pesca, nella pastorizia, oppure sono costretti all’accattonaggio.
I trafficanti, che conquistano la fiducia delle famiglie povere attraverso legami
familiari, tribali o religiosi, offrono con l’inganno la possibilità di istruire i
figli in città, o alle donne un lavoro onesto. Per soccorrere le vittime del traffico
di esseri umani e sensibilizzare le autorità e la popolazione su questo problema è
stata fondata l’Awareness Against Human Trafficking (Haart), un’organizzazione che
rientra nella legge keniana sulle Ong (Ngo Coordination Act of 1990). Secondo una
nota inviata all'agenzia Fides, l'organizzazione è costituita da persone che hanno
alle spalle anni di esperienza sui temi sociali, sul traffico di esseri umani, sul
lavoro minorile e sullo sfruttamento sessuale. Uno dei fondatori più celebri è Suor
Maria O'Malley, della congregazione Medico Missionarie di Maria (Medical Missionaries
of Mary-Mmm), che da 25 anni lavora su questi temi nella regione. Haart si avvale
anche della grande esperienza di Radoslaw Malinowski che ha diretto l’ufficio sul
traffico di esseri umani del Center For Social Concern (Cfsc) in Malawi, ed ha coordinato
gli studi sulla tratta degli esseri umani e il suo impatto sulla sicurezza in Sudafrica,
per il Dennis Hurley Peace Institute, promosso dalla Southern African Catholic Bishops'
Conference (Sacbc). Haart intende impegnarsi a sensibilizzare le potenziali vittime
della tratta, in particolare donne e bambini, creare dei programmi per aiutare le
vittime del traffico, costruire delle alleanze con partner pubblici e privati per
elaborare delle politiche di riduzione della povertà, il fattore principale all’origine
dello sfruttamento degli esseri umani. (R.P.)