Messico: al Santuario di Guadalupe i vescovi aprono le celebrazioni del Bicentenario
L'episcopato messicano, oggi, a mezzogiorno, le 19 in Europa, con una solenne Concelebrazione
eucaristica presso il Santuario nazionale della Madonna di Guadalupe aprirà le celebrazioni
del Bicentenario che seguiranno, nelle riflessioni e nelle iniziative ecclesiali programmate,
gli orientamenti contenuti nella Lettera pastorale che sarà resa nota sempre oggi
nel corso del rito. Fra i primi eventi rilevanti in programma, mons. Carlos Aguiar
Retes, arcivescovo di Tlalnepantla, Presidente della Conferenza episcopale, in una
nota sottolinea in particolare: la "Giornata nazionale di Preghiera per la Patria,
dal 9 al 15 settembre, in tutte le diocesi del Paese, nel corso della quale il centro
delle riflessioni sarà proprio la Lettera pastorale intitolata "Commemorare la nostra
storia dalla nostra fede per impegnarci oggi con la nostra patria". La Lettera sarà
distribuita non solo in tutte le parrocchie del Paese, ma anche pubblicata come sussidio
in numerose testate cattoliche e non e sono state previsti anche diversi punti cittadini
per la distribuzione del documento nel modo più capillare possibili. Alla presentazione
della Lettera, ieri l'altro presso il "Polyforum Cultural Siqueiros", oltre a mons.
Carlos Aguiar Retes, l'arcivescovo di Morelia mons. Alberto Suárez Inda ed a numerosi
esperti ecclesiastici e laici, era presente il Ministro degli Interni José Francisco
Blake. Nella lettera pastorale l’episcopato messicano afferma di “voler servire la
nazione collaborando a costruire un progetto culturale a partire dalla fede”. Una
prima parte del documento è dedicata a “Uno sguardo alla storia a partire dalla fede”
nella quale si sottolinea, in particolare, come la vitalità della fede in Gesù Cristo
sia stata un elemento presente nella costruzione graduale dell’identità di nazione
messicana. Nella lettera i vescovi evidenziano anche il ruolo della Vergine di Guadalupe,
“seme di riconciliazione e di fratellanza che è rimasta presente negli eventi storici
più significativi del Messico costituendo un evento fondante dell'identità nazionale”.
Nella seconda parte del documento, dal titolo “Servire la nazione, contribuendo a
costruire un progetto culturale a partire dalla fede”, si ricorda poi che “il Messico
ha bisogno di un progetto al servizio della nazione che favorisca il legittimo anelito
di libertà e giustizia”. La terza parte, dal titolo “Protagonisti tutti per costruire
un futuro di speranza”, invita a “rinnovare la consapevolezza della responsabilità
di fronte alle sfide” del presente. In questo senso, i vescovi ribadiscono il loro
impegno a “continuare a cooperare nella costruzione del Paese con rinnovato ardore”.
I presuli propongono poi di assumere tre priorità fondamentali nel percorso di sviluppo
come nazione: lotta alla povertà, istruzione integrale e di qualità per tutti e rinnovati
sforzi per la riconciliazione, l'armonia e l'integrazione delle differenti componenti
sociali. In particolare, sottolineano che “la riconciliazione deve essere un servizio
della Chiesa in mezzo alla società, attraverso la testimonianza, il rispetto, il perdono
e la valorizzazione degli altri, anche quando non ci sono grandi differenze”. Per
garantire la giustizia, la libertà, il pluralismo e la prosecuzione della costruzione
del Paese, i vescovi messicani invitano tutte le parti interessate a chiudere la porta
a qualsiasi tentazione di percorrere strade violente che portano dolore e arretratezza.
I vescovi esortano infine a chiedere perdono per le infedeltà dei suoi membri e a
chiedere grazia e creatività necessaria nella carità per dare impulso a tutti i messicani
a un autentico sviluppo al Paese e a unirsi nella preghiera a Nostra Signora di Guadalupe.
(A.L.)