Usa: petizione in difesa della libertà delle organizzazioni religiose
Oltre cento organizzazioni religiose hanno esortato i membri del Congresso degli
Stati Uniti a respingere un disegno di legge che vieta anche alle associazioni confessionali
di considerare l'appartenenza religiosa nell'assunzione di propri dipendenti. Una
lettera è stata congiuntamente approvata da gruppi quali World Vision, Association
of Gospel Rescue Missions, la Conferenza episcopale degli Stati Uniti e l'unione delle
Congregazioni ebraiche ortodosse d'America. Secondo Anthony R. Picarello Jr., consigliere
generale della Conferenza episcopale degli Stati Uniti, "Impedire di assumere una
persona in un luogo di lavoro in base alla sua appartenenza religiosa, viola il principio
stesso della libertà religiosa, e costituisce una consuetudine negativa nella fornitura
di servizi sociali". Il disegno di legge - riferisce L'Osservatore Romano - prevede
anche il divieto di finanziamento federale per le associazioni, qualora si ponga quale
discriminante per l'assunzione in un luogo di lavoro l'appartenenza religiosa. I gruppi
religiosi sostengono che se il congresso varasse tale disegno di legge si sarebbe
di fronte ad "una manomissione della libertà di religione". "La nostra Nazione ha
bisogno di beneficenza religiosa", ha detto Richard Stearns, presidente di World
Vision. "Per decenni, abbiamo invocato e beneficiato sovvenzioni federali. Non vi
è nessuna buona ragione, né una convincente giustificazione giuridica, mettere a repentaglio
le organizzazioni e, soprattutto, le persone che offrono un qualificato servizio sociale".
Nella lettera i gruppi chiedono "che sia consentito ai datori di lavoro religiosi
di assumere e preferire personale che condivida le loro convinzioni religiose e la
loro stessa missione". Tale diritto di assumere persone appartenenti alla stessa fede
religiosa non "è un'eredità politica dell'amministrazione di George W. Bush. Tale
diritto è stato codificato anche da due amministrazioni democratiche precedenti".
(R.P.)