2010-08-31 14:38:30

India: il commiato dell’Andhra Pradesh dal suo “vescovo del popolo”


Instancabile nell’impegno per la promozione dei diseredati e nel servizio per la Chiesa dell’Andhra Pradesh alla quale ha donato la sua capacità organizzativa e la sua lealtà. Mons. Joji Marampudi, arcivescovo di Hyderabad, morto il 27 agosto, all'età di 68 anni, è stato ricordato così, ieri, alla celebrazione dei suoi funerali dal presidente dei vescovi dello Stato, mons. Gali Bali. Alla sua Chiesa e al suo successore, il vescovo scomparso ha lasciato anche tutto ciò che aveva. “Non ho portato nulla in questo mondo – ha scritto nel suo testamento – e vado via senza portare nulla con me. Ogni bene materiale, denaro, libri, insegne episcopali e quanto altro è stato a mia disposizione durante la mia vita e che può essermi riferito dopo la mia morte, lo lascio alla diocesi e al mio successore”. Decine di migliaia di persone, tra le quali vescovi, sacerdoti, leader delle organizzazioni cristiane, politici ed esponenti del mondo sociale hanno voluto rendere omaggio, nella cattedrale di Vijayawada, al “Vescovo del popolo”, come veniva chiamato colui che è stato il primo arcivescovo fuori casta nella storia dell’India. Battezzato dai padri del Pime e ordinato sacerdote nel 1971, nel 2000 era stato nominato arcivescovo di Hyderabad, primo dalit a guidare un’arcidiocesi. In precedenza era stato vescovo di Vijayawada. Per oltre 30 anni si è battuto per l’emancipazione dei fuori casta all’interno della società indiana, dialogando con le più alte cariche politiche e religiose. (R.P.)







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