Gmg di Madrid 2011. Mons. Cesar Franco ai giovani: Cristo non smette di cercarvi
“In ogni Gmg viene meno il mito che i giovani non vogliono saperne di Cristo né della
Chiesa”. Lo ha detto mons. César Franco, vescovo ausiliare di Madrid e coordinatore
generale della Giornata Mondiale della Gioventù 2011, in una intervista resa nota
dall’Ufficio comunicazioni sociali della Gmg di Madrid, a meno di un anno dalla celebrazione
dell’evento. Per il presule – riferisce l’agenzia Sir - “ci sono molti motivi per
partecipare alla Gmg. Direi a un giovane che con la sua presenza la Chiesa è più giovane
e lui ‘più Chiesa’. L'incoraggerei a partecipare affinché vivesse in pienezza il fatto
di essere ‘cattolico’, universale. Se è credente, l'inviterei a condividere la sua
fede e la sua vita con gli altri; se è credente a metà, per partire di qui più fortificato;
se crede poco, perché sono sicuro che Cristo passerà vicino a lui, lo guarderà, l'amerà
e aumenterà la sua fede. E se non crede, affinché apra la porta a Cristo che non smette
di cercarci”. Che impatto avrà la Gmg sulla Chiesa spagnola? Mons. Franco, pur dichiarando
di “non essere un profeta”, crede che la Chiesa in Spagna “uscirà fortificata ed animata
dalla testimonianza dei giovani che, nonostante le difficoltà ambientali, seguono
Cristo, si fidano di lui e cercano di essergli fedeli. In tutti i posti dove si è
celebrata la Giornata Mondiale della Gioventù, la Chiesa ha recuperato fiducia in
se stessa”. Alla Gmg “ogni paese apporta la sua propria ricchezza, la sua storia,
la sua tradizione. La fede è una, indubbiamente, ma ogni popolo apporta alla fede
la propria particolarità, il suo proprio vissuto. In Spagna, per esempio, la Settimana
Santa si vive” anche “per strada, con le processioni. Abbiamo un bel patrimonio artistico”,
come i cosiddetti “passi” (gruppi scultorei con i momenti della passione di Cristo),
che “vogliamo mostrare nella grande Via Crucis che presiederà il Papa. La Spagna è
anche un Paese di ricca tradizione eucaristica e mariana. Nella Veglia dei giovani,
sarà mostrata l'Eucaristia nella custodia di Arfe” messa a disposizione dalla diocesi
di Toledo. Sono esempi che mostrano come la Spagna sia “una nazione di ricca e feconda
tradizione cattolica dalle origini del cristianesimo”. Secondo mons. Franco le Gmg
“lasciano nei posti dove si celebrano ‘il buon odore di Cristo’. È un'esperienza comune
che la gente, anche chi non crede, rimane colpita per l'allegria dei giovani, per
il loro buon modo di agire”. Le diffidenze iniziali “spariscono presto e cedono il
passo a una simpatia generalizzata”. I giovani vengono “come pellegrini alla ricerca”
di “Dio, Cristo, la vita eterna”. E “questo è l'impatto che mi piacerebbe che lasciassero
i giovani a Madrid, quello di una gioventù che cammina verso Dio lasciando al suo
passaggio il buon odore di Cristo”. (R.G.)