2010-08-29 15:20:28

Ucraina: messaggio del cardinale Husar per il sinodo della Chiesa greco-cattolica


Evangelizzazione e migrazione, sono i temi principali sul tappeto in occasione del sinodo della Chiesa greco-cattolica ucraina, che si terrà a Lviv dal 2 al 9 settembre. "Si tratta di un evento molto importante nella vita della Chiesa — ha scritto il cardinale Lubomyr Husar, arcivescovo maggiore di Kyiv-Halyč, nel messaggio inviato per l'occasione ai fedeli — poiché il sinodo riunisce tutti i nostri vescovi dell'Ucraina e della diaspora per riflettere insieme sui bisogni della nostra chiesa e prendere le adeguate decisioni". Per quanto riguarda il tema dell'evangelizzazione, "prenderemo in considerazione — ha detto il porporato — come aiutare le persone a incontrare Gesù Cristo attraverso il nostro esempio e le nostre parole fraterne". Nell'approfondire la questione della migrazione, si presterà invece attenzione "ai nostri emigranti, specialmente a coloro che risiedono in Paesi dove non esistono strutture greco-cattoliche, e a come essi possono rimanere fedeli alla loro chiesa e alle loro tradizioni". Il cardinale Husar chiede ai credenti di pregare il Padre Nostro e l'Ave Maria per le intenzioni del sinodo e per la sua buona riuscita. Il suo messaggio è stato letto dai sacerdoti nelle chiese durante le liturgie di ieri e oggi. Il capo dei greco-cattolici ucraini spiega così l'importanza della preghiera: "Il sinodo non è un parlamento dove si decide qualcosa a maggioranza. Un sinodo è la ricerca della volontà di Dio da parte di coloro ai quali è affidata la guida della Chiesa". Per la festa dell'indipendenza dell'Ucraina, celebrata martedì scorso, il cardinale Husar ha inviato un messaggio che è stato letto durante la liturgia, svoltasi nella chiesa dell'Annunciazione. Anche in quell'occasione, il porporato ha parlato dell'importanza della preghiera: "Per la celebrazione dell'indipendenza nazionale e per altri importanti eventi — afferma — dobbiamo guardare non solo ai principi laici di comportamento ma anche ai concetti della fede", poiché "il nostro atteggiamento e il nostro rispetto dei doveri civili devono essere costruiti sulla legge divina. La nostra vita civile deve seguire l'ordine divino e non la situazione politica". Questo significa che ogni membro della comunità, a prescindere dal suo stato, deve preoccuparsi del bene del prossimo. La mancanza di rispetto dei diritti del prossimo, qualunque sia la ragione (disinteresse, pigrizia, paura, ricerca del bene personale), significa resistere alla volontà divina, proprio come — ha detto il cardinale Husar — si fa con "l'uso insidioso della debolezza umana attraverso la corruzione, l'ingiustizia, la manipolazione o l'inganno, per raggiungere il soddisfacimento dell'interesse personale". Infine, l'arcivescovo maggiore di Kyiv-Halyč invita i fedeli a leggere con particolare attenzione i profeti Isaia e Geremia, i quali, "come voce della verità divina, hanno esposto agli uomini i peccati e ricordato alle autorità che tale comportamento porta alla rovina di una nazione". (T.C.)







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