Prima Giornata internazionale contro i test nucleari: il messaggio di Ban Ki-moon
Liberare il mondo dalla minaccia atomica: una sfida urgente da vincere, che non si
può lasciare in eredità alle generazioni successive. È il centro del messaggio del
segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, in occasione della prima Giornata internazionale
contro i test nucleari, che si celebra oggi in tutto il mondo. La Giornata è stata
istituita su proposta del governo del Kazakistan nel 2009, durante la 64.ma sessione
dell’Assemblea generale, e ha raccolto consensi unanimi. La creazione della Giornata
evidenzia la profonda preoccupazione della comunità internazionale sui rischi legati
a tali test. “La conclusione positiva della Conferenza di revisione del Trattato di
non proliferazione, quest’anno, ha rafforzato il disarmo nucleare – scrive Ban Ki-moon
– e iniziative coraggiose da parte dei leader mondiali e della società civile stanno
mostrando la strada verso il cambiamento delle politiche e la riduzione degli arsenali”.
Tuttavia, ricorda il segretario generale delle Nazioni Unite, “il Trattato sulla messa
al bando dei test nucleari, che è stato adottato nel 1996, non è ancora entrato in
vigore: ho chiesto un ruolino di marcia che permetterà di conseguire questo obiettivo
entro il 2012. Nel frattempo, esorto tutti gli Stati ad attuare una moratoria su tutte
le esplosioni nucleari”. Ban Ki-moon, infine, ha citato la località di Semipalatinsk,
oggi nel territorio del Kazakistan, teatro in epoca sovietica di oltre 456 test nucleari
che ne devastarono il paesaggio e la popolazione, e divenuta simbolo del fatto che
un mondo senza armi nucleari è possibile. (R.B.)