Indonesia: incontro tra cristiani, buddisti e musulmani per esigere tolleranza dagli
estremisti
Leader cristiani, buddisti e musulmani si sono incontrati con estremisti islamici
per restaurare tolleranza e libertà di culto in Indonesia. Attivisti per il dialogo
inter-religioso hanno organizzato infatti ieri a Jakarta un incontro tra Kiai Hajj
Hasyim Muzadi, ex capo di Nahdlatul Ulama (Nu), la più grande organizzazione musulmana
moderata del Paese, e Habib Rizieq, leader dell’Islamic Defender Front (Fpi), gruppo
estremista islamico. Negli ultimi due mesi - riferisce l'agenzia AsiaNews - è cresciuta
l’intolleranza religiosa in Indonesia. Soprattutto a Bekasi e Bogor, due comunità
cristiane (Hkbp e Yasmin Church) sono state più volte attaccate, i loro luoghi di
culto chiusi e le funzioni interrotte da folle di radicali musulmani. A chiedere il
restauro di un clima di libertà religiosa, vi sono pure i vescovi cattolici. In una
lettera al presidente Susilo Bambang Yudhoyono, gli hanno chiesto di mostrare coraggio
e imporre il rispetto della libertà di culto. Durante l’incontro tra leader religiosi
e Fpi, Muzadi ha detto al capo degli estremisti: “Tutti noi indonesiani dobbiamo ripristinare
lo spirito di tolleranza per consolidare il pluralismo di questo Paese. Lo spirito
di tolleranza non dovrebbe essere distrutto da nessuno”. Il pastore Andreas Yewangoe,
presidente del Sinodo delle chiese protestanti indonesiane, ha invece fatto notare
la facilità con cui si ottiene un permesso per costruire centri di bellezza e la difficoltà
di erigere luoghi di culto. La chiesa protestante dei Batak (Hkbp) a Bekasi, ad esempio,
è costretta a recitare le funzioni in un campo, spesso interrotte da folle di estremisti
dell’Fpi, perché la sua chiesa è stata chiusa, dopo che il governo locale ha ritirato
il permesso legale per avere un luogo di culto. Habib Rizieq ha però respinto le accuse
di intolleranza, affermando che l’Fpi non vuole impedire ai cristiani di professare
la propria fede. “Ciò che è successo a Bekasi con i fedeli dell’Hkbp - ha risposto
- non riguarda il diritto di professare [la fede], ma problemi legali: a loro manca
il permesso legale di costruire una chiesa”. (R.P.)