Mons. Sleiman sul ritiro delle truppe Usa dall’Iraq: “La ricostruzione è ancora
lontana”
La ricostruzione dell’Iraq è “un progetto purtroppo ancora troppo lontano dalla realizzazione”:
così l’arcivescovo latino di Baghdad, mons. Jean B. Sleiman ha commentando in un’intervista
al Sir il ritiro delle truppe Usa dal Paese. “L’Iraq stenta ancora molto a diventare
uno Stato di diritto, a garantire la sicurezza, a rinnovare le infrastrutture, a ridurre
la povertà, a fermare l’emigrazione e a rilanciare l’economia”, ha aggiunto il presule.
L’arcivescovo ha definito “paradossale” che il periodo di 7 anni seguìto al 2003 sia
chiamato “dopo-guerra”: “È stato la continuazione della guerra – ha detto – un periodo
fatto di anarchia, violenze, mafia, corruzione a tutti i livelli, esodo massiccio
delle popolazioni, pulizie etnico-confessionali, rapimenti ed estorsioni”. La guerra,
secondo il presule, ha creato più problemi di quanti ne abbia risolti: “Per le comunità
cristiane, poi, è stata micidiale – ha concluso – i risultati della campagna Iraqi
Freedom sono la rifondazione dello Stato e l’impianto formale di strutture democratiche.
Tuttavia lo Stato è ostacolato, per non dire alienato, dal tribalismo e dall’etno-confessionalismo.
La libertà non è né custodita, né protetta”. (R.B.)