Messico: 'no' dei vescovi all’adozione dei bambini da parte delle coppie gay
"Responsabilità e libertà d'opinione, un diritto di ogni persona", è il titolo della
nota che la Conferenza episcopale del Messico ha inviato all’agenzia Fides nella quale
si spiega la posizione della Chiesa Cattolica sugli ultimi eventi della vita pubblica
del Messico. La nota in particolare prende posizione sul dibatto sulle unioni fra
persone dello stesso sesso con la possibile adozione di bambini . “È ben nota - si
legge nella nota - l'approvazione dell'Assemblea del Distretto Federale che ha dato
via libera a tali unioni. Questa approvazione è stata ottenuta in modo accelerato,
senza le necessarie consultazioni con i diversi settori della società e senza affrontare
il consenso della maggioranza, che era contraria a queste unioni e soprattutto all'adozione
di bambini.” Pochi giorni fa la Corte Suprema ha dato la conferma della legalità del
processo giuridico realizzato dall'Assemblea dei rappresentanti del Distretto Federale.
La comunità cattolica non è d’accordo con questa sentenza. Come si legge nella nota:
“Noi vescovi del Messico, sensibili al parere della maggioranza non solo di Città
del Messico, ma dell'intero Paese, affermiamo, nell'esercizio della libertà di espressione
garantita dal nostro sistema politico democratico, che non siamo d'accordo con la
sentenza della Suprema Corte (Scjn); questa posizione non significa una mancanza di
rispetto alle istituzioni dello Stato messicano. Noi crediamo che se si mettono sullo
stesso piano con il nome di matrimonio queste unioni è una mancanza di rispetto, sia
all'essenza del matrimonio tra un uomo e una donna, come espresso nella Costituzione
all’articolo 4, sia ai costumi e alla cultura stessa che ci hanno guidati per secoli.
Ci dispiace che nell’esprimere questi concetti all'opinione pubblica, vi siano persone
che recriminano e che minacciano l'intolleranza, quando la tolleranza è la possibilità
da parte di tutti di esprimere le proprie opinioni e posizioni. Pertanto, esprimiamo
la nostra solidarietà ai cardinali Norberto Rivera Carrera e Juan Sandoval Iñiguez
su questa delicata questione.” La nota termina con l'appello all'unità del Messico,
nel momento in cui il Paese vive gravi problemi come l'insicurezza, la violenza, la
corruzione, ecc. I vescovi, infine, invitano a pregare la Madonna di Guadalupe per
i governanti, affinché prendano decisioni sagge, e per tutti i bambini che non hanno
voce ma il diritto ad avere una famiglia che sia per loro un esempio di virtù. Il
documento è firmato da mons. Carlos Aguiar Retes, arcivescovo di Tlalnepantla e presidente
della Conferenza episcopale e da mons. Víctor René Rodríguez Gómez, vescovo ausiliare
di Texcoco e segretario generale della Cem. (R.P.)