2010-08-21 08:55:55

Nigeria: elezioni e lotta alla corruzione al centro del messaggio dei vescovi dell’Ibadan


È uno sguardo ad ampio raggio sulla situazione complessiva della Nigeria quello lanciato dai vescovi della Provincia ecclesiastica dell’Ibadan, che comprende le diocesi di Ibadan stessa, Ondo, Ekiti, Ilorin, Osogbo e Oyo. Martedì scorso, i presuli si sono riuniti in assemblea e, al termine dei lavori, hanno diffuso una lunga nota. Tra i principali argomenti trattati dal documento, c’è il nodo cruciale delle elezioni nazionali fissate per il 2011: pur esprimendo il loro apprezzamento per la decisione del presidente Goodluck Jonathan di nominare un nuovo responsabile a capo della Commissione elettorale nazionale indipendente (Ceni), i presuli ribadiscono che resta ancora molto da fare perché le votazioni si svolgano con successo. “Le riforme elettorali promesse dall’attuale amministrazione al momento del suo insediamento – si legge nella nota – non sono state ancora messe in atto ed anche la tempistica della loro realizzazione non è stata definita”. “Mancano ormai pochi mesi al 2011 – continuano i vescovi dell’Ibadan – e quindi chiediamo alla Ceni di assumersi le proprie responsabilità, fissando una tabella di marcia ben chiara ed allestendo un registro di voto credibile in tempo utile per le elezioni. In questo modo, si offriranno a tutti i nigeriani tempi e modi sufficienti per esercitare i loro diritti come cittadini”. Di qui, l’ulteriore appello rivolto sia alla popolazione nigeriana, affinché “partecipi pienamente al processo elettorale”, e sia ai candidati e ai partiti politici, perché “si astengano da tutte le forme di violenza, dai rapimenti, gli omicidi e la frode, in modo da aprire una nuova strada per tutta la nazione”. Altro punto fondamentale per i vescovi dell’Ibadan è la “guerra alla corruzione”: in particolare, i presuli condannano la riabilitazione di personalità in passato accusate di corruzione o rimosse dall’incarico perché corrotte. “Imploriamo il presidente Jonathan – si legge nella nota – di restituire credibilità alla lotta contro la corruzione, prendendo misure decisive per ridurre il problema nel Paese”. E in questo contesto, i vescovi fanno notare come “alcuni di coloro che si vantano di servire i nigeriani, in realtà si siano spesso dimostrati nient’altro che egoisti ed avidi”. “È sicuramente un peccato ed uno scandalo – aggiungono i presuli – che in Nigeria, dove molti rovistano tra i rifiuti per mangiare, dove i lavoratori ed i pensionati non percepiscono per molti mesi quanto gli spetta di diritto, ciascun parlamentare, invece, abbia molti più soldi dei presidenti dei Paesi occidentali e, nonostante questo, ne chieda ancora di più”. Una situazione drammatica che, “se non controllata, finirà per alzare il già pericoloso livello di crimini, frode e insicurezza nel Paese”, rendendo poi difficile “lo svolgimento di elezioni libere ed imparziali”. Per questo, notano i vescovi, “è di assoluta importanza che il presidente Jonathan risani, in qualche modo, questo oltraggioso squilibrio, prima che i nigeriani perdano la pazienza”. E ancora: i presuli dell’Ibadan deplorano “la condizione delle infrastrutture, specialmente della fornitura dell’energia e della rete stradale, mentre i leader politici comprano nuovi jet con costi enormi per tutta la nazione”. “Siamo vicini ai molti nigeriani – scrivono i vescovi – che perdono la vita su strade pericolose e che sopportano gli effetti paralizzanti di un servizio energetico precario”. “In nome di Dio – è l’accorato appello dei vescovi della Provincia ecclesiastica dell’Ibadan – chiediamo ai governanti, a tutti i livelli, di compiere il loro dovere e di risparmiare ai nigeriani ulteriori sofferenze”. Altra situazione scottante su cui si sofferma la nota dei presuli è quella dello sciopero dei docenti nello Stato dell’Oyo: qui, infatti, gli insegnanti hanno incrociato le braccia a causa del mancato pagamento dello stipendio per diversi mesi. Un fatto, notano i vescovi, che “ha ulteriormente danneggiato la crisi educativa in tutto il Paese. Molti adulti si sono indebitati o sono ricorsi all’accattonaggio, mentre i ragazzi si sono dati ai furti, alle droghe, alla vita di strada”. “Ci appelliamo ad entrambe le parti in causa – ribadisce la nota – perché trovino rapidamente una soluzione per uscire da tale situazione di stallo. E ribadiamo che spetta innanzitutto al governo fare sacrifici per il benessere dei cittadini”. Ma la lunga dichiarazione di vescovi dell’Ibadan si sofferma anche su alcuni avvenimenti positivi, come l’Anno Sacerdotale, indetto nel 2009 da Benedetto XVI per commemorare i 150 anni dalla morte del Santo Curato d’Ars e conclusosi l’11 giugno scorso. “Quest’Anno – notano i presuli – ha avuto un buon risultato, poiché ha fatto sì che i preti ed i fedeli tornassero a concentrarsi sull’importanza della fedeltà al sacerdozio e a Cristo”. Ringraziando il Santo Padre per l’indizione di questa iniziativa, i vescovi dell’Ibadan chiedono ai sacerdoti, ai religiosi e a tutti i fedeli di “sostenere gli obiettivi spirituali dell’Anno Sacerdotale e di impegnarsi sempre di più nell’evangelizzazione della nazione”. Infine, i vescovi annunciano una buona notizia: la Conferenza episcopale della Nigeria ha lanciato un progetto, in collaborazione con la Televisione africana indipendente (Tai), per una tv satellitare cattolica che trasmetta 24 ore su 24. Il progetto diventerà operativo a partire da gennaio 2011. “L’obiettivo – scrivono i presuli nigeriani – è quello di fornire programmi religiosi autentici, con una prospettiva nigeriana, e destinati ai cattolici non solo del Paese, ma anche di tutto il mondo”. Nel frattempo, la Tai trasmette già, ogni giorno alle 5.45 del mattino, un programma di Meditazioni, mentre la domenica, alle 8.00, va in onda la Santa Messa. In questo contesto, i presuli chiedono ai cattolici, e non solo, di “sostenere questa iniziativa, finalizzata al risanamento spirituale della società”. Le ultime righe della dichiarazione contengono un’invocazione alla Vergine Maria affinché aiuti la popolazione ed i leader politici “a scegliere sempre la via della verità” ed illumini la Nigeria in vista delle prossime elezioni. (A cura di Isabella Piro)







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